È un momento delicato della stagione per la Ferrari. Dopo il pessimo avvio di campionato, che ha smentito le previsioni invernali e mostrato i limiti della SF-25, il GP del Bahrain, malgrado non sia stato un positivo in termini di risultato, si è rivelato abbastanza positivo per la Rossa. Per quanto visto potrebbero esserci degli elementi per archiviare parte dello smarrimento esistente nel reparto corse. Il condizionale è d'obbligo, certo, ma dalla tre giorni di Sakhir la Scuderia potrebbe aver appreso come, pur non essendo ancora a livello dei rivali, la SF-25 non sia del tutto "sbagliata", avendo mostrato segnali di vita e messo in mostra uno stint centrale di gara con un passo a livello, se non migliore, dei rivali. Un lampo che potrebbe aver fornito ai tecnici la chiave di volta per avviare una risalita, dal momento che l'auto ha girato molto meglio di quanto fatto nelle precedenti uscite grazie al lavoro di comprensione del pacchetto e di messa a punto svolto dal team.
Insomma, la Scuderia può contare su alcuni elementi incoraggianti, specie in ottica futura, che certificano il lavoro di comprensione del pacchetto e di affinamento del set-up, oltre che la bontà degli sviluppi (fondo e diffusore) implementati che, pur non avendo risolto i mali di progetto, hanno garantito migliori performance. Un passo avanti che è stato certificato anche dalla gara di Hamilton, capace di spingere e attaccare e da cui gli uomini in rosso dovranno confermare anche nel fine settimana nel GP dell'Arabia Saudita. Una conferma, per ora, giunta solo da Leclerc, che al termine delle FP2 a Jeddah ha ancora una volta mostrato di essere in fiducia con la vettura, piazzandola alle spalle delle McLaren in simulazione gara, e di cui ha parlato il team principal Fréd Vasseur.
“Come ogni settimana vogliamo fare un passo in avanti rispetto allo scorso weekend. Nell’ultimo GP eravamo migliorati, ma non siamo stati costanti in tutto il weekend; abbiamo avuto stint buoni e altri meno. Ora è questione di gestione gomme: in macchina c’è potenziale, dobbiamo solo fare un lavoro migliore".
All'opposto del monegasco c'è invece Lewis Hamilton, ancora in difficoltà sul giro e sul passo, quasi disperso nella prima graduatoria di un weekend che, ancora una volta, sembra essere in salita, complicato anche da possibili problemi alla sua Ferrari. Difficoltà per lui imputabili a problemi di adattamento del suo stile di guida. Una versione che però il boss della Scuderia ha ridimensionato.
"La questione dello stile di guida? È vero per Lewis ma è vero per tutti. Ci si deve adattare alla pista, al setup, al bilanciamento e così via, ma la squadra deve fare lo stesso lavoro in direzione opposta. Stiamo lavorando con Lewis e con Charles e stiamo facendo passi avanti tutti insieme".
Leggi anche: Ferrari, Hamilton allarmato in radio: «Qualcosa non va in macchina...»
Leggi anche: Ferrari, Hamilton: «Arriveremo dove vogliamo, devo proteggere il team. Novità in arrivo»
Foto copertina media.ferrari.com