A una settimana dal terzo round negli Stati Uniti, la Formula 1 approda nel Medio Oriente per gli ultimi 2 appuntamenti del campionato 2025. Nei prossimi giorni andrà in scena il GP del Qatar, giunto alla quarta edizione. Il circuito, realizzato in un solo anno con un investimento di 58 milioni di dollari, è stato inaugurato nell’ottobre 2024 dalla MotoGP e, per accogliere la Formula 1, l’impianto è stato sottoposto a modifiche ai cordoli, all’ingresso della pit lane e alle barriere di sicurezza.
Secondo gli ingegneri del gruppo Brembo, che collaborano direttamente con tutti i team di Formula 1, il Lusail International Circuit, lungo 5.419 metri, rientra nella categoria dei tracciati mediamente impegnativi per l’impianto frenante.
Su una scala da 1 a 5 si è aggiudicato un indice di difficoltà pari a 3. Le frenate sono 7, per un totale di oltre 9 secondi complessivi al giro: una rientra nella categoria Hard, 5 nella Medium e una in quella Light. Nessuna richiede comunque l’ impiego dei freni per più di 1,8 secondi consecutivi.
Così come per la MotoGP, anche per la Formula 1 il punto di frenata più severo del Lusail International Circuit è la curva 1: le monoposto vi arrivano a 310 km/h per poi scendere a 169 km/h in 1,59 secondi, percorrendo 99 metri. I piloti affrontano una decelerazione di 4,8 g, applicando un carico di 119 kg sul pedale del freno. La potenza frenante raggiunge i 2.102 kW.
Questo è il terzo dei sei approfondimenti che proponiamo regolarmente su formula1.it per accompagnare l’avvicinamento a ogni weekend di gara: oltre all'analisi Brembo, trovano spazio lo studio e le informazioni Pirelli, la programmazione TV e streaming dell’evento, gli aggiornamenti ufficiali, le prime immagini e i setup dalla pitlane, oltre alla tabella delle componenti della power unit utilizzate, utile per valutare possibili penalità in griglia per il GP del Qatar 2025.