Yuki Tsunoda si prepara al Gran Premio del Qatar con un doppio obiettivo: aiutare Max Verstappen nella caccia al quinto titolo mondiale e, al tempo stesso, rafforzare le proprie chance di rimanere in Formula 1 nel 2026. Dopo una stagione complicata, il giapponese vuole dimostrare di poter essere utile al team e competitivo in pista.
Promosso dalla Racing Bulls alla Red Bull dopo appena due round, Tsunoda ha faticato a lasciare il segno: nei 20 Gran Premi disputati ha raccolto punti solo in sei occasioni, l’ultima ad Austin. Al contrario, Verstappen ha vinto quattro delle ultime otto gare e si è portato a 24 punti da Lando Norris, alimentando le speranze di titolo. In questo contesto, il ruolo di Tsunoda potrebbe diventare strategico.
Il posto del giapponese in griglia per il 2026 non è ancora garantito: sia il secondo sedile Red Bull che quelli della Racing Bulls restano da definire. Tsunoda sa che aiutare Verstappen negli ultimi due round potrebbe avere un peso nelle decisioni future e per questo ha scelto di puntare tutto sulla prestazione in Qatar.
Il pilota giapponese ha spiegato il suo approccio al weekend:
“Cercherò di stare lì davanti, il più vicino possibile a Max. Immagino che naturalmente sarà tra i primi cinque. Stare vicino a lui significa naturalmente stare più vicino alla McLaren, sperando di poter partire davanti a loro in gara e sperando di poter fare qualcosa nella strategia. Questo è l'obiettivo principale che sto cercando di raggiungere e penso che sarà naturalmente una cosa positiva per me. È questo il mio obiettivo”.
Sul proprio futuro ha aggiunto:
“Sto pensando solo a questa gara. La decisione non è ancora stata presa. È ancora nelle mie mani e cercherò di supportare Max il più possibile e penso che se riuscirò a farlo, sarà naturalmente positivo per il mio futuro. Punterò a questo obiettivo e vedrò quali saranno le decisioni”.
Infine, tornando al GP di Las Vegas, ha commentato il problema tecnico che lo ha penalizzato:
“Abbiamo saputo subito dopo le qualifiche cosa era successo. Come ha detto Laurent [Mekies, Team Principal], è una questione di pressione degli pneumatici, ma onestamente è qualcosa che non posso accettare. È stata una cosa piuttosto grave, ma sono cose che capitano. Non posso cambiarla. Quando l'ho saputo sono rimasto piuttosto sorpreso”.
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