La Ferrari arrivava in Qatar, penultima tappa della stagione 2025, ancora non vogliosa di iniziare a tirare le somme del campionato ma pronta, per orgoglio e per la motivazione utile ad affrontare al meglio il finale di annata, a cogliere ogni occasione possibile per portare a casa un buon risultato e, se possibile, qualche soddisfazione. E un chiaro esempio di questa voglia era arrivato sia dalle parole del team principal Fréd Vasseur a margine del GP di Las Vegas, sia da quelle di Charles Leclerc che, nel giovedì di Losail, si era detto speranzoso di poter concludere l’anno con un risultato positivo, utile per dimenticare una stagione difficile per lui e la Ferrari e portare una motivazione extra al team in vista del 2026. Ma, malgrado Charles fosse speranzoso, e forse fiducioso, di raccogliere a Doha un buon risultato, si è subito capito come sul tracciato qatariota (sfavorevole alla SF-25), per la Rossa si sarebbe profilata una tre giorni difficile.
Malgrado le parole del media day, infatti, la tre giorni di Doha è iniziata con il piede errato per il Cavallino sin dalle FP1, in cui la SF-25 ha palesato problemi di bilanciamento, tali da fornire a Lewis Hamilton e Charles Leclerc pessime sensazioni: la vettura era nervosa e sempre sul punto di portarli a commettere errori. Sensazioni negative che, malgrado la possibilità di lavorare sulla monoposto, i tecnici non sono riusciti—pur toccando più volte il set-up della vettura—a eliminare, visto che in qualifica Sprint, durante la Sprint Race, la qualifica e anche durante la gara vera e propria la SF-25 è stata instabile, nervosa e difficile da guidare. Oltre che ben distaccata dai rivali: sotto la bandiera a scacchi Charles Leclerc è transitato in ottava posizione (con un gap “ciclistico”, di circa 1 minuto dal leader Max Verstappen) e Lewis Hamilton in una anonima dodicesima. Il tutto dopo una gara complessa, con tratti da calvario, in cui sono stati passeggeri di una vettura non all’altezza dei rivali e della situazione.
Una gara assai anonima, che ha mostrato in modo cristallino le dimensioni del fallimento stagionale, e che ai microfoni di Sky Sport F1 è stata commentata da un deluso e sconsolato Charles Leclerc. "Mi fa male pensare alla stagione. Mi spiace. Ad inizio anno ero convinto che era stato fatto un bel lavoro. Chiaramente non è stato abbastanza, dobbiamo fare molto di più per raggiungere i nostri obiettivi. Stiamo lavorando tantissimo, vedremo come andrà nel 2026. Abbiamo deciso di sacrificare il 2025 per pensare all'anno prossimo. Non è una sorpresa tutta questa fatica".
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