La stagione di Formula 1 sta giungendo al termine, e sempre più spesso, guardando i social mi chiedo perché questo sport si stia riempendo di leoni da tastiera o del tipico tifo che troviamo nel calcio tossico.
Va bene sostenere una scuderia o un pilota in particolare più di altri, a seconda di simpatie o antipatie, ma quando, dopo un errore ci si riversa in migliaia sui profili social di quest'ultimo per riempirlo di insulti, il tutto non é più tollerabile.
Prendendo in esame solo la categoria regina del motorsport, era già accaduto a Nicholas Latifi nel 2021 e a Nikita Mazepin nel 2022. Quest’anno il bersaglio dei piu disparati insulti è il giovane italiano Andrea Kimi Antonelli. Già vessato al debutto perché considerato “raccomandato” si è poi trovato a fare i conti con i primi commenti negativi quando dopo Spielberg era arrivato a contatto con Max Verstappen, mettendolo fuori corsa.
Le critiche più pesanti sono però arrivate dopo il weekend di Zandvoort dove a muovergliele contro sono stati proprio i suoi connazionali per una singola ragione: aver osato troppo, perdendo il controllo della sua Mercedes, e scontrandosi contro Charles Leclerc mettendo fine al suo Gran Premio. Arrivati a questo punto ci sembra paradossale doverlo dire ma “fortunatamente” a San Paolo le critiche non sono state indirizzate contro di lui, quando, per colpa di un errore di Piastri, il bolognese, colpito dal pilota McLaren, ha nuovamente impattato contro la SF-25 del monegasco mettendolo fuori gioco un’altra volta.
Lo stesso scenario, quello che vede l’odio sui social in prima pagina, si é palesato nuovamente dopo il Gran Premio del Qatar. Negli ultimi giri di corsa un errore del giovane italiano ha consentito a Lando Norris, attualmente in lotta per il titolo mondiale, di sorpassarlo andando a conquistare altri due punti fondamentali per la battaglia contro Verstappen. Da quel momento i commenti sotto tutti i post Instagram di Antonelli si sono riempiti d’odio, tanto che lui è il suo team social è stato costretto a togliere l’immagine di profilo, lasciando solo uno sfondo nero.
É ancora più grave però quanto accaduto ieri perché oltre che sui social, gli insulti sono arrivati anche da persone presenti all’interno del paddock, nella fattispecie da Helmut Marko, che ha accusato il diciannovenne di aver fatto passare di proposito Norris per sfavorire il suo assistito Max Verstappen. Dopo queste insinuazioni Totò Wolff é infatti stato costretto ad intervenire, prendendo immediatamente le difese dell’italiano.
Fortunatamente però guardando i social in tantissimi hanno fatto sentire la propria vicinanza al bolognese mandando messaggi d’amore e complimentandosi per il weekend disputato, elogiando il piazzamento a punti davanti al suo compagno di squadra Russell.
Noi di Formula1.it conosciamo Kimi da diversi anni e ci é capitato molte volte di incrociarlo all’interno dei paddock già quando correva in Formula 4, in FRECA, o anche adesso quando viene a fare visita al team GT di suo padre. É sempre stato un ragazzo super alla mano e di una disponibilità fuori dal comune, quasi come se fosse lui a cercare il contatto con i fan scambiando quattro chiacchiere nei momenti lontano dalla pista. Leggere tutto questo odio nei suoi confronti ci fa proprio capire che qualcosa, dentro e fuori il paddock, non va più, e che bisognerebbe risolvere al più presto questi problemi, per creare nuovamente un’ambiente sano che farebbe bene alla Formula 1, e allo sport in generale.
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