Un finale amaro per Isack Hadjar al Gran Premio del Qatar. Il giovane pilota della Racing Bulls, in lotta per un piazzamento di prestigio, ha visto svanire la possibilità di chiudere sesto a causa di un guasto tecnico che lo ha costretto al ritiro a tre giri dalla bandiera a scacchi.
Hadjar stava conducendo una gara solida, pronto a replicare il suo miglior risultato stagionale, quando il deflettore della ruota anteriore sinistra si è staccato improvvisamente. Il danno ha provocato una foratura e l’immediato rientro ai box.
“L’ala anteriore si è rotta da sola ed è finita sotto la vettura, tagliando la gomma, senza alcun motivo. Si è semplicemente rotta da sola. A quanto pare sto guidando una macchina Lego”.
Il team principal Alan Permane ha espresso rammarico per l’accaduto, sottolineando che il problema potrebbe essere stato causato dai cordoli aggressivi del circuito, ma ha assicurato che la squadra indagherà a fondo.
Il deflettore danneggiato era visibilmente instabile già da diversi giri, ma i commissari hanno deciso di non penalizzare Hadjar per aver proseguito con un’auto in condizioni precarie. La responsabilità è stata lasciata al team, in linea con le direttive FIA.
La FIA ha spiegato la scelta con un comunicato dettagliato:
“Il pilota ha segnalato al team che la protezione della ruota si stava muovendo. La direzione di gara ha parlato con il team e, in conformità con il documento F1TM/07-24, ha trasferito al team la responsabilità di valutare se la situazione fosse pericolosa. In questo caso particolare, nessuna delle condizioni previste era applicabile, pertanto abbiamo deciso di non intraprendere ulteriori azioni”.
Diverso il caso di Oliver Bearman, punito con una delle sanzioni più severe: 10 secondi di stop-and-go per essere stato rilasciato dalla Haas con una ruota posteriore non fissata. Una violazione considerata grave, anche se il britannico aveva percorso solo pochi metri.
Il Qatar ha mostrato l’imprevedibilità della Formula 1: un dettaglio tecnico può trasformare una gara promettente in un ritiro amaro. Hadjar ha perso un risultato importante, ma la sua rabbia evidenzia la frustrazione di un talento che vuole emergere. Per la Racing Bulls resta l’urgenza di garantire maggiore affidabilità, perché in un campionato così competitivo ogni cedimento rischia di cancellare il lavoro di un intero weekend.
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