Il Gran Premio del Giappone è entrato a far parte del calendario di Formula 1 nel 1976, quando si è corso sul circuito del Fuji (vicino Yokohama), che ha ospitato anche l'edizione 1977. Poi, dopo una pausa di dieci anni, l'evento è tornato stabilmente nel programma del circus a partire dal 1987 sul circuito di Suzuka, salvo le edizioni 2007 e 2008 che si sono svolte su un rinnovato tracciato del Fuji.
Data la sua tradizionale posizione verso la fine del campionato mondiale, o addirittura come ultimo appuntamento, il Gran Premio del Giappone ha offerto gare emozionati, spesso decisive in ottica titoli iridati. E, putroppo, anche un avvenimento veramente tragico. Andiamo a scoprire di più!
QUI LE INFORMAZIONI STORICHE E GEOGRAFICHE
Le cifre del Gran Premio del Giappone
Sono trentacinque in totale le edizioni del GP del Giappone disputate nella storia della Formula 1. Ed è Michael Schumacher a detenere il record di vittorie: 6, ottenute tutte con la Ferrari. Dietro di lui Lewis Hamilton con 5 affermazioni (4 con la Mercedes e 1 con la McLaren) e Sebastian Vettel 4 (Red Bull). Seguono poi diversi piloti con 2 successi, si tratta di Gerhard Berger, Ayrton Senna, Damon Hill, Mika Hakkinen e Fernando Alonso. Un solo trionfo, infine, per Mario Andretti, James Hunt, Nelson Piquet, Alessandro Nannini, Riccardo Patrese, Rubens Barrichello, Kimi Raikkonen, Jenson Button, Nico Rosberg e Valtteri Bottas.
Anche per quanto riguarda le Pole Position, Schumacher è colui che guida la graduatoria, essendo scattato avanti a tutti per 8 volte. Staccati Vettel ed Hamilton, rispettivamente a quota 4 e 3. La leggenda tedesca, inoltre, è il pilota andato più di tutti a podio (9 volte contro le 8 di Vettel ed Hamilton), e detiene assieme ad Hamilton il maggior numero di giri veloci, 4.
Storie del Gran Premio del Giappone
1977 Il tragico volo di Gilles Villeneuve e la vittoria di James Hunt
La seconda edizione del GP del Giappone, disputatasi sul circuito di Fuji, fu scossa da un tragico episodio che ancora oggi è ricordato con grande commozione. Nel corso del sesto giro, un rampante Gilles Villeneuve si scontrò con la Tyrrell di Ronnie Peterson e decollò letteralmente fuori dalla pista. La vettura del canadese terminò il suo volo abbattendosi su un gruppetto di spettatori che sostavano in un'area vietata al pubblico. Gravissimo il bilancio: due morti, tra cui un commissario di gara, e una decina di feriti. Il Gran Premio alla fine fu vinto dal britannico James Hunt su McLaren-Ford Cosworth.
1989 L'emblema della rivalità tra Prost e Senna
L'edizione 1989 del GP del Giappone, disputatasi a Suzuka, è diventata l'emblema dell'aspra rivalità tra Alain Prost e Ayrton Senna, allora compagni di squadra in Mclaren. Il brasiliano doveva necessariamente vincere la gara per mantenere aperto il campionato, ma al tentativo di sorpasso il francese rispose chiudendo bruscamente la traiettoria e mettendo fuori gara entrambe le vetture; Senna riuscì a ripartire con l'ausilio dei commissari e a vincere la corsa, ma fu squalificato successivamente per avere tagliato la chicane dov'era avvenuto l'incidente. La vittoria fu quindi assegnata ad Alessandro Nannini, e il leggendario Ayrton vide sfuggirsi la chance di competere per il titolo.
2006 Un'edizione che i ferraristi difficilmente dimenticheranno
L'8 ottobre 2006 è una data sportivamente per drammatica per i tifosi della Rossa e quelli di Michael Scumahcer. Sul Circuito di Suzuka, infatti, il tedesco vide fermarsi burscamente la sua corsa verso il titolo, che si stava giocando con Fernando Alonso (Renault), a causa della rottura del motore della sua Ferrari. Sarebbe stato l'ottavo trionfo per Michael, il quale fino all'imprevisto aveva accumulato un vantaggio di cinque secondi sullo spagnolo. Alonso, alla fine, vinse sia la gara che il Mondiale.
Da ricordare, anche le edizioni del 1998 e del 2003, che videro protagonisti Michael Scumacher e Mika Hakkinen. Nella prima occasione fu il finlandese a spuntarla nella battaglia iridata, giungendo terzo al termine di un'eroica rimonta (partiva ultimo a causa dello spegnimento del motore in griglia). Beffato Schumi, vittima di una foratura. Nel 2003, però, andò bene al tedesco, il quale si laureò Campione del Mondo in virtù della rottura del motore del suo rivale.
Più recentemente, invece, da sottolineare gli expolit di Sebastian Vettel e di Lewis Hamilton (autori di 8 vittorie nelle ultime 11 gare sul circuito nipponico) e il successo ottenuto da Nico Rosberg nel 2016, rivelatosi fondamentale per la conquista del titolo piloti da parte del tedesco figlio d'arte.
E secondo voi, che storia ci proporrà Suzuka nel 2022?
Sono trentacinque in totale le edizioni del GP del Giappone nella storia della Formula 1 ed è Michael ...