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Il pilota della Haas Kevin Magnussen crede che il Circuito di Montreal sarà "duro" con i piloti e ha previsto, dopo Baku, un altro weekend all'insegna dei rimbalzi causati dal porpoising per la Formula 1. La FIA ha ricevuto lamentele da parte di alcuni piloti durante il weekend del Gran Premio dell'Azerbaijian a causa del mal di schiena provacato dai rimbalzi ad alta velocità. La previsione arriverà come una cattiva notizia per la Mercedes, con Lewis Hamilton che è stato il pilota più colpito a Baku. Con la schiena infortunata, il weekend del Gran Premio del Canada del pilota della Mercedes sembrava a rischio ad un certo punto. Ma il britannico, in seguito, ha confermato di essere in grado di correre.
Il pilota dell'Alpine Esteban Ocon ha detto ai media che sta crescendo il supporto tra i piloti per l'intervento della FIA nel tentare di ridurre gli effetti del porpoising. Nelle sue proteste si è unito a lui il collega francese dell'AlphaTauri Pierre Gasly, che ha ammesso di temere che presto potrebbe aver bisogno di "camminare con un bastone" se il problema dovesse persistere. Tuttavia, le vetture rimarranno invariate nel prossimo fine settimana di gara a Montreal che è destinato a essere molto vivace, afferma il pilota della Haas Kevin Magnussen. “Montreal è un posto fresco. È anche una bella pista, è piuttosto unica. È un po' come un circuito cittadino, è un ibrido, mi piace molto", ha detto. "È molto dissestato, quindi sarà difficile con queste nuove auto perché sono molto rigide. Sarà una bella sfida".
La gara in Canada sarà l'ultimo evento prima dell'inizio della tappa europea della stagione, con sette eventi consecutivi nel Vecchio Continente distribuiti in tre mesi. Haas ha iniziato il 2022 dopo aver fatto un grande passo avanti ma non è riuscita a conquistare alcun punto nelle ultime quattro gare, avendo subito anche quattro ritiri. “L'obiettivo è fare punti, questo è certo. Penso che abbiamo la macchina per farlo. Sarà bello avere un po' di una stagione europea ora dopo il Canada. Niente jetlag e voli brevi: non vedo l'ora", ha concluso Magnussen.