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10/10/2004

Gp Giappone: qualifiche e gara


Gran Premio di Walter Mesiti

Giornata assolutamente inedita che la Formula 1 non poteva neanche immaginare, quella vissuta dal grande circo domenica. Non era mai avvenuto che qualificazioni per la griglia di partenza e gara si corressero nella stessa mattinata. Sicuramente qualche appassionato si sarà sentito un bel po' smarrito nell'accendere (ignaro) il televisore di sabato, di prima mattina, per seguire queste ennesime qualifiche, trovando invece altri programmi e nessuna notizia del cambio di programmazione dei palinsesti: Rottura tra Ecclestone e la Rai? Pesce d'aprile rimandato di oltre sei mesi con tanto di contorno? Macchè pura fantatelevisione: tutta colpa di un tifone, dal nome Ma-on, che avrebbe dovuto abbattersi sul circuito proprio di sabato. Per ovvie ragioni di sicurezza, a causa dei suoi venti da quasi 200 km/h (!), si è deciso in via eccezionale di spostare le sessioni di prequalifiche e qualifiche. La piacevole "levataccia", dunque, è stata rinviata alla domenica mattina, quando Michael Schumacher ha fatto segnare la pole numero 63 (a sole due dal record del grandissimo e indimenticabile Ayrton) della sua carriera. Il fratello, Ralf, è partito insieme a lui dalla prima fila. E Rubens? Il glorioso vincitore degli ultimi due appuntamenti prima di Suzuka ha avuto qualche problema, scivolando in griglia fino a oltre la quinta fila, oltre la metà dello schieramento. La gara, tanto per cambiare, è stata la tipica corsa alla Michael: dominio netto, incontrastato, indisturbato. Ci si è un po' stancati di sentire le solite voci sul tedesco, non appena commette (quelle pochissime volte che accade) errori come quelli di Shanghai. Michael è sempre lo stesso vincente di prima. 13 vittorie stagionali nel 2004, con quella di domenica in Giappone: record assoluto. 83 vittorie totali: 32 in più rispetto al Professor Prost. Molto oltre il migliaio i suoi punti in carriera insomma, i numeri parlano da soli e non si può dire che non sia così. Adesso resta Interlagos, per un'inedita edizione del Gran Premio del Brasile, che si corre come ultimo appuntamento stagionale. L'anno scorso ci fu un patatrac Ferrari e una carambola di incidenti e confusione che ingenerà panico. Per fortuna nessuno si fece male quella pazzesca domenica di inizio aprile 2003 (ma Alonso e Webber si sono presi un bello spavento, per chi ricorda cosa è accaduto) e un errore di calcolo e di applicazione del regolamento tolse a Fisichella la gioia di un podio da vittorioso da festeggiare lì, sul momento, con quel sapore ineguagliabile che i piloti conoscono (o meglio: solo quelli che hanno vinto o raggiunto il podio) meglio di chiunque altro. Ralf Schumacher è stato un po' una gran bella sorpresa, poichè è giunto nella stessa posizione dalla quale è partito: secondo. Primo podio 2004 per lui, un modo favoloso per mettersi alle spalle quel botto tremendo ad Indy. Terzo Button, oramai definitivamente terzo anche nella classifica Piloti. Quarto Sato, che purtroppo non ha potuto festeggiare nel modo ideale (sul podio) l'appuntamento di casa. Bellissima soddisfazione per la BAR (e festa per la Honda in casa), che giunge a ben 16 punti sopra la Renault in classifica Costruttori, non avendo per un pelo la matematica certezza della posizione di vice-campione dietro le imprendibili Ferrari. Quinto Alonso, sesto Raikkonen, settimo Montoya ed ancora a punti Fisichella, giunto ottavo. Ritiro per Barrichello e Coulthard, che si sono violentemente toccati di lato dopo un tentativo di sorpasso del brasiliano. Convocati dai commissari non appena tornati ai box, il tutto è stato (forse giustamente) archiviato come normale incidente di gara. Le spiegazioni sono due: o Coulthard non ha visto Barrichello all'interno (può anche succedere durante la concitazione della gara), o l'ha fatto intenzionalmente. Ponendo fede nella professionalità di David e dando ragione alla possibilità più ovvia, è meglio propendere per la prima ipotesi. Per Olivier Panis, invece, si è trattato dell'ultimo gran premio: il francese si è ritirato dalla Formula 1, dopo oltre 150 gran premi ed una rocambolesca vittoria a Montecarlo nel 1996, in una gara sotto la pioggia dove le monoposto all'arrivo erano praticamente tre. Tra due settimane anche il 2004 passerà agli archivi. Anche quest'anno i titoli sono andati ai signori in rosso, che meritano complimenti e ringraziamenti dall'Italia e da tutto il mondo...