Leggi l'articolo completo su formula1.it

09/03/2005

Gp Australia: gara


Gran Premio di Walter Mesiti

Un inizio più spettacolare, probabilmente, non avremmo potuto immaginarlo: le nuove regole, che come di consueto stravolgono ogni anno la massima formula da un po' di tempo a questa parte, hanno sortito l'effetto desiderato. C'è da dire, però, che oltre ogni nuova norma (tecnica o sportiva che sia), troviamo la conferma di quanto visto nei test della pausa invernale. E, giungendo finalmente al cuore puro del discorso, non si può non essere stra-felici per la Star di questa gara d'apertura: Giancarlo Fisichella. Un'ottima macchina (la Renault) ed un pilota dalle grandi capacità spesso soffocate dalle circostanze (caso, sfortuna, destino, come dir si voglia!) hanno totalizzato il risultato più ambito, un risultato che sa quasi di mondiale (si, a molti sembrerà un'esagerazione, ma lasciamoci cullare un po' dai sogni), che impone a tutti gli aspiranti al titolo di fare i conti con lui, con Fisico. In un'Italia profondamente legata e grata alla Ferrari, com'è giustissimo che sia, non si può ignorare la presenza dei nostri driver portacolori. E non ci si può nemmeno impedire di sognare un titolo piloti in mano ad uno di loro, perchè è assolutamente legittimo che un paese sogni di vedere i propri rappresentanti in alto, nel firmamento del successo. Non il successo comune, quello facile ed immediato, bensì il successo guadagnato, sofferto, sudato, patito. Giancarlo ha dato una grande dimostrazione: ha fatto capire agli scettici che non sa vincere solo quando le sorti di una gara vanno a farsi friggere in pochi giri finali (vedi Brasile 2003), ma che il successo, anche dopo quasi 150 gran premi e quasi dieci anni di militanza in F1, può essere raggiunto; ovviamente con le giuste ed affilate armi (la nuova Renault), ma soprattutto credendoci, come ha fatto lui in tutti questi anni di attesa e sofferenze (in senso sportivo). E Michael Schumacher? Il re dei re? L'epta-campione del mondo di F1? Letteralmente scomparso, per colpe però non sue. Prima una sfortunata pioggia fittissima proprio nel giro di qualifica della prima sessione, poi un malinteso con Nick Heidfeld in gara, hanno messo ko il tedesco. Ma chi spera in un suo definitivo crollo non canti vittoria: è stata solo una sfortunata gara, in cui la sorte ha tarpato le ali al campione in carica. Chi, invece, merita una giusta lode è il suo compagno di squadra, il Rubens che tutti i tifosi (brasiliani e non solo) vorrebbero sempre vedere in azione: partito a metà schieramento, apparentemente impedito nel progresso già allo start, è giunto con una rimonta da sogno in seconda posizione. Un'altra sorpresa? Il team Red Bull, che, pur ereditando alcuni limiti fisiologici del vecchio sistema Jaguar, ha dimostrato di potersi sporgere sul davanzale dei grandi, lì davanti. Forse è presto per parlarne così felicemente, ma il primo passo di questo team e dei suoi piloti è stato certamente ben mosso. Terzo posto finale per Fernando Alonso, che ha completato la festa in casa Renault, seguito da un sorprendente (come si diceva poc'anzi) David Coulthard, il quale non avrebbe certo disdegnato un piazzamento a podio. Quinto Webber, sulla Williams; sesto Montoya, su McLaren; settimo Klien (decisamente buona la sua posizione finale, per un pilota che lo scorso anno faceva fatica a pilotare la Jaguar); ottavo Raikkonen, su McLaren, beffato ancora una volta da noie della vettura (stavolta al cambio) che lo hanno costretto a sbracciare dall'abitacolo e interrompere la prima procedura di partenza, costringendo le altre vetture ad un secondo giro di ricognizione e dovendo poi ripartire dai box, nettamente penalizzato. Nono uno Jarno Trulli che, partito a fianco del pole-man Giancarlo, poteva concludere meglio. Decimo Massa, su Sauber, seguito da Button, Ralf Schumacher, Villeneuve (il quale, come a fine 2004, non ha sorpreso nè si è messo in condizioni di farsi notare), Sato, Karthikeyan, Monteiro e Friesacher (quest'ultimo su Minardi, la quale ha poi potuto partecipare alla corsa). Non classificati, come noto, Michael Schumacher, Heidfeld e il debuttante Albers, olandese su Minardi. Prossimo appuntamento il 20 marzo a Sepang, in Malesia. E i valori, dopo questa "folle" corsa decisamente non convenzionale, potrebbero riavvicinarsi a quelli cui eravamo abituati: sarà una nuova alba rossa?