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20/03/2005

Gp Malesia: gara


Gran Premio di Walter Mesiti

Il secondo appuntamento stagionale è stato quello delle conferme: ciò che abbiamo visto in Australia non era un insieme di eventi del tutto casuale, non era soltanto una situazione caotica dovuta ai nuovi ed incredibili regolamenti; era il primo atto di un momento che avrebbe portato inevitabilmente ai risultati del Gran Premio di Sepang appena corso.
Fernando Alonso ne esce vincitore, con lo stesso ruolo e nelle stesse circostanze che hanno reso dominatore di Melbourne Giancarlo Fisichella. Per lo spagnolo pole e vittoria, con il comando della gara per quasi tutte le 56 tornate che dovevano essere completate nel torrido ed umido clima malese, nemico delle gomme e dei motori.
Già, e le coperture? I propulsori? Questo era il primo gran premio pari, il gran premio dei mezzi già provati ed affaticati per via dell'usura dell'appuntamento precedente. Conseguenze di tale circostanza? Minime, se si pensa che a mettere in evidenza le proprie difficoltà sono state in particolar modo solamente le BAR. Si, proprio le due vetture che a Melbourne avevano sfruttato un vero e proprio buco regolamentare al fine di portare motori freschi in Malesia. Risultato: doppio ritiro per Button e Davidson (che sostituiva Sato, colpito dall'influenza) ad inizio gara ed in contemporanea, con una fumata dal retrotreno per entrambi. Difficile credere che si tratti della medesima squadra che l'anno scorso si proponeva quasi come unica sfidante alla stravincente Ferrari.
E la squadra di Maranello? Michael? Rubens? Anche loro stranamente indietro, per la gioia di chi non ne poteva più del dominio rosso. Barrichello è riuscito ad ottenere qualcosa ad inizio competizione, avanzando lentamente, per poi perdersi nella seconda fase di gara e ritirarsi. Schumacher, invece, complice l'uscita di scena (nel corso della gara) di oltre un quarto delle macchine al via, ha rosicchiato qualcosa ottenendo un settimo piazzamento finale che sa di amaro in casa Ferrari. Non è così che si erano (e che, ad esser sinceri, ci eravamo) immaginati di debuttare nel 2005. A questo punto urge l'entrata in ballo della nuova F2005, sulla quale sta lavorando intensamente Badoer (ne leggete a parte) e sulla quale molto presto vedremo i due driver ufficiali, sia nei test che in gara (probabilmente uno dei due utilizzerà la nuova vettura in Bahrain, mentre l'altro userà ancora la non troppo convincente F2004M).
Tornando alla gara, è stato ottimo il risultato di Jarno Trulli, che ha portato a podio (ed in un piazzamento di tutto rispetto) la Toyota, dimostrando di poter fare bene e di poter tenere alto comunque l'onore dell'Italia, anche quando Fisico non riesce a portare a termine la corsa.
Terzo posto per Nick Heidfeld, che non vi saliva dal Brasile 2001, quando ottenne un risultato storico con la Sauber.
Dopo i primi tre troviamo Montoya, Ralf Schumacher, Coulthard, Michael Schumacher e Klien, che ha insidiato il tedesco da vicino. In nona posizione finale Kimi Raikkonen.
Imbarazzante la situazione in cui si trova Villeneuve, che, stando alle sue stesse dichiarazioni, ha avuto problemi in frenata, che lo hanno così portato ad un'ingloriosa uscita di pista al termine del rettifilo principale, dopo il classico bloccaggio. Auguriamo al canadese di poter trovare in tutti i sensi un equilibrio con il suo team e con la monoposto, al fine di correre con serenità e dignità questi gran premi piuttosto difficili.
Da effettuare alcune osservazioni sullo svolgimento della gara: la prima, che sorge spontanea, riguarda l'andamento generale di quest'inizio stagione. I nuovi regolamenti hanno certamente sortito l'effetto di rimescolamento delle carte in gioco che molti si auguravano, ma non c'è stato di certo un aumento dei sorpassi. Le uniche emozioni che hanno un po' divertito ce le ha date il trio Webber/Heidfeld/Ralf Schumacher, grazie ai quali abbiamo assistito ad una lotta a tre piuttosto agguerrita e caratterizzata da attacchi in pieno stile "tutti contro tutti". Ed un altro brivido è venuto proprio dalla collisione che ha poi messo fuori gioco Webber stesso e Fisichella, che si sono toccati (Giancarlo per un momento ha pure rischiato di finire capovolto) in una frenata critica ed in uno dei pochi punti di sorpasso, cioè l'immissione sul rettifilo dei box.
Dal punto di vista, dunque, dello spettacolo, c'è ben poco da stare allegri, visto che lotte se ne continuano a vedere ben poche e chi domina è bene o male sempre la stessa squadra di Melbourne. Certo, ad inizio stagione non è facile trarre conclusioni così affrettate, ma se al terzo gran premio le cose staranno ancora in questo modo, l'unico cambiamento nel passaggio dal 2004 al 2005 sarà dato (oltre che dalle circostanze regolamentari) dalla sostituzione della Ferrari da parte della Renault.
Sul versante gomme, infine, si può dire che, nonostante le condizioni quasi proibitive, solo la Michelin posteriore destra di Raikkonen ha dato un bel problema, disintegrandosi letteralmente. Per quanto concerne la situazione in classifica, Alonso e Fisichella guidano con rispettivamente 16 e 10 punti. A quota 8 punti troviamo Barrichello, Trulli, Coulthard e Montoya.
Sorprendente ancora una volta la Red Bull: partita, ricordiamo, dalle ceneri della disastrosa Jaguar, sta correndo un inizio campionato a dir poco strepitoso, mostrando affidabilità, competitività ed un'altissima professionalità, tanto che in classifica Costruttori la troviamo a quota 11, preceduta solo dalla Renault, 26 punti, e dalla Toyota con 12. La Ferrari è quarta con 10 punti a pari merito con la Williams, mentre la McLaren è a quota 9.
Prossimo appuntamento in Bahrain, il 3 aprile e, se la Ferrari farà esordire la F2005, le carte in tavola potrebbero cambiare un po' per tutti, ma questa è un'altra storia, che si scriverà tra due settimane.