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18/10/2022 11:25:00

Sainz: «Non ho talento? Sono veloce sul bagnato. Forse vorrebbero che dicessi cose spettacolari»


News di Giuseppe Canetti

Nella lunga intervista rilasciata ai microfoni di Motorsport.com, Carlos Sainz ha voluto staccarsi di dosso la fastidiosa etichetta di "lavoratore eccellente, ma non talentuoso", evidenziando le sue qualità che lo hanno portato sempre più in alto nel mondo della Formula 1. Lo spagnolo, inoltre, ha fatto il punto della situazione in casa Ferrari, analizzando le difficoltà che ha dovuto affrontare la squadra italiana nel corso della stagione corrente. Verso la fine della chiacchierata, l'ex McLaren ha anche parlato di uno celebre collega, ovvero Daniel Ricciardo, reduce da un'annata disastrosa con il team di Woking e destinato a rimanere fuori dal Circus nel 2023. Di seguito le sue parole.

Le parole di Sainz

Quando gli è stato chiesto di esprimere il suo parere riguardo l'etichetta che gli hanno assegnato di "lavoratore eccellente, ma non talentuoso", Sainz ha risposto abbastanza piccato: "C’è una cosa di cui sono molto sicuro, ed è che ogni compagno di squadra che ha lavorato con me, ogni team principal, ogni ingegnere che ha esaminato i miei dati, mi ha valutato come un grande talento, e se lo dicono è probabilmente perché hanno visto cosa sono in grado di fare. Sanno che sono molto veloce sul bagnato e questo è normalmente qualcosa che si addice ad un pilota di talento. Forse c’è chi vorrebbe che fossi più spettacolare, non so, sinceramente mi basta il giudizio delle persone che leggono la mia telemetria e che lavorano con me. Se nel resto del paddock non è così, beh, forse è un po' colpa mia. Non mi piace dire ‘questo è stato il giro della mia vita’, o cose del genere, non è il mio modo di fare, e forse questo trasmette un’altra percezione”.

Sulla stagione altalenante della Ferrari

"C’è stata frustrazione in alcuni momenti poco felici, ed è facile da immaginare. Ma se c'è una cosa che ho visto, è stata una grande compattezza. Non c'è mai stato un dubbio, non si è mai puntato il dito contro qualcuno, e questo aspetto credo sia stato una debolezza nel passato della Ferrari. Se pensiamo all’ultimo periodo in cui la scuderia non ha vinto, c’è stato spesso un dito puntato, si è cercato il colpevole, ma oggi non è così, quest'anno c'è stato davvero un grande spirito di gruppo".

Gli errori

"Non siamo ancora abbastanza bravi in alcune aree, dobbiamo migliorare ed assicurarci di non fare lo stesso errore due volte. Se ripenso agli sbagli che abbiamo commesso ogni errore è stato diverso, una situazione differente, un diverso insieme di circostanze. Non abbiamo mai ripetuto lo stesso errore. Ci troviamo di fronte a una nuova sfida e stiamo cercando di crescere, di essere più robusti, stiamo cercando di essere migliori".

Il bicchiere mezzo pieno e la speranza per il 2023

"La squadra per tre anni non ha lottato per il campionato, ora ci troviamo nuovamente nelle prime posizioni ed abbiamo a che fare con le due squadre più complete nella storia della Formula 1, ovvero Mercedes e Red Bull. Questo confronto ha fatto emergere delle debolezze, ma cercheremo di migliorare in vista del prossimo anno".

Sulla sue esperienza in Ferrari

"Le sensazioni più incredibili le sto vivendo in Italia. È francamente difficile descrivere ciò che si prova, dovreste entrare nel corpo di un pilota Ferrari per capirlo, per sentire quello che proviamo. Sono cosciente che questa esperienza non la dimenticherò mai, so che potrò sempre dire di essere stato un pilota Ferrari. E questo, in sé, è qualcosa di incredibile".

Su Daniel Ricciardo

"Ogni pilota credo lo sappia, siamo giudicati per quanto abbiamo fatto ed ottenuto nell’ultima gara. Al massimo si valuta l’ultima stagione, ed è per questo che Daniel si trova oggi in una situazione così difficile. In nessun sport c’è una memoria lunga, e non credo che si possa cambiare questo approccio. È il modo in cui lo sport ci valuta: se vinci sei un eroe, hai un gran weekend e diventi il miglior pilota al mondo, nessuno è migliore di te. Ma se attraversi un periodo difficile accade il contrario, va messo in conto. So quanto è bravo Daniel, si è ritrovato in una squadra con la quale non si è mai sentito a suo agio e questo è bastato a far prendere alla sua carriera un percorso diverso. Lo scorso anno ha vinto una gara, ma ormai nessuno se lo ricorda. Per questo credo che dobbiamo sempre essere concentrati sulla prossima corsa, perché ogni volta che scendiamo in pista ci giochiamo un risultato ma anche la nostra reputazione".

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Foto (entrambe) Twitter Sainz