Leggi l'articolo completo su formula1.it

12/06/2005

Gp Canada: gara


Gran Premio di Walter Mesiti

La McLaren è tornata! Dopo la cocente delusione del Nurburgring, Kimi Raikkonen ha potuto dare per l'ennesima volta una gran risposta al Circo della Formula 1. Gran premio piuttosto intenso, quello del Canada; a dir poco colmo di grandi emozioni e colpi di scena. Alla partenza Button e Michael Schumacher vengono letteralmente risucchiati dal vortice Renault/McLaren: Fisichella e Alonso sono schizzati davanti senza esitazioni e con grande abilità, complice l'eccezionale efficienza delle loro vetture giallo-blu, naturalmente. Schumacher, dalla sua seconda posizione, è scivolato subito in quinta, perdendo tempo e rientrando dopo nemmeno dieci giri ai box per rifornire (frutto della pole è stato soprattutto lo scarso quantitativo di benzina a bordo, con conseguente strategia a tre soste in gara). Ma l'inizio della sequenza di colpi di scena arriva dopo non molto tempo: si assiste, in diretta tv, alle comunicazioni radio tra i driver Renault e il muretto del loro box. Alonso chiede di dare l'ordine di farlo passare (Fisichella gli era davanti dallo start), ma sarà una noia meccanica a togliere a Giancarlo (che sfortuna, però!) ogni chance di lottare con il suo compagno di squadra. Poco dopo giunge un'altra beffa: anche Fernando è costretto al ritiro. Causa? Un contatto ravvicinato con un muretto alla prima chicane, che oltre a danneggiare la gomma posteriore destra gli manda in pezzi la sospensione relativa. Il team, Briatore in primis, cade nella disperazione e nella confusione ma c'è da scommettere che cercheranno di rifarsi con grande concentrazione ad Indianapolis, tra una settimana. A quel punto sono le McLaren a prendere il comando della gara, con Michael Schumacher quarto alle spalle di Jenson Button. Sarà proprio un errore di Jenson (andato a sbattere sul muretto del rettilineo d'arrivo subito dopo la chicane d'ingresso) a dare il via libera a Michael per una disperata ed impossibile rimonta di oltre trenta secondi sulle troppo distanti McLaren. Ma ancora un colpo di scena: visto che la BAR dell'inglese era in posizione pericolosa, è stata fatta entrare la Safety Car, che ha ovviamente annullato i distacchi abissali tra le frecce d'argento e la rossa del tedesco. Naturalmente, viste le favorevoli circostanze, in molti sono rientrati ai box, eccetto Montoya, entrato successivamente (ma sempre in regime di Safety) ed uscito mentre sfilavano, subito dopo l'uscita box, tutte le vetture. C'è solo un piccolo particolare da considerare: il semaforo della pit lane, nell'istante in cui Juan Pablo stava uscendo dalla corsia, era rosso. E il colombiano l'ha violato in pieno, creando anche un po' di confusione con il gruppo di vetture, che si è trovato di colpo il pilota McLaren catapultato tra le monoposto. Dopo non molto è giunta la decisione inderogabile dei commissari: bandiera nera, cioè esclusione immediata dalla corsa. Dopodichè la gara è diventata una questione privata tra Raikkonen, ormai primo e Michael Schumacher, alle sue spalle a pochi secondi. Il finlandese ha resistito con tenacia alla pressione del driver Ferrari ed è andato a vincere la sua terza gara 2005. Adesso la classifica sorride di più alla McLaren: Raikkonen ha 37 punti, contro i 59 di Alonso (prima della gara il distacco era molto più pesante); Michael Schumacher sale in quinta posizione a quota 24 dietro Trulli ed Heidfeld. Classifica Costruttori: Renault 76, McLaren vicinissima con 63 punti, Toyota e Williams a pari merito con 47 e la Ferrari (che ha completato il podio con Barrichello) è a quota 45.