Il 29 giugno sarà un giorno molto importante per le squadre gommate Michelin: nonostante sia diventato quasi un “ritornello” ciò che è stato definito “l’affare Michelin”, i sette team interessati (cioè Renault, McLaren, Toyota, Williams, Red Bull, Sauber e BAR) hanno ricevuto una richiesta di convocazione a Parigi, di fronte al Consiglio Mondiale della Federazione. Secondo questa, tali squadre avrebbero violato più punti del regolamento, in quanto non si sarebbero assicurate di poter essere in condizioni ideali di sicurezza per gareggiare e poiché non hanno preso il via della competizione, eliminando di fatto la possibilità di correre ugualmente, però a velocità limitata nel tratto ritenuto pericoloso, ovvero la sopraelevata. Intanto vengono intentate varie piccole cause contro i gommisti francesi, la F1 e gli organizzatori da parte di molti spettatori. L’immagine di questo sport, purtroppo, esce massacrata da tale evento, soprattutto negli Stati Uniti, dove si è fatta moltissima fatica a far accettare questa categoria al pubblico. A quanto pare, però, si sta tentando di rimediare (per quel che si può) all’accaduto: i biglietti validi per la gara di domenica potrebbero essere validi anche per altre serie (americane). Un modo per farsi perdonare il non-spettacolo di giorno 19 e sperare che l’anno prossimo la F1 possa tornare ad Indy…