Leggi l'articolo completo su formula1.it

03/07/2005

Gp Francia: gara


Gran Premio di Walter Mesiti

Cinque. Potrebbe essere un titolo perfetto per scrivere un mini-romanzo a proposito della corsa di Alonso verso il suo primo mondiale. Non è uno scherzo, non è più fanta-Formula 1: Fernando si avvicina sempre di più alla conquista di un titolo molto prezioso, quello di Campione del Mondo! Se c'è una cosa che colpisce più delle altre, nell'osservare nuovamente e con altri occhi l'andamento della gara disputata oggi a Magny Cours, è proprio lo stile del giovane spagnolo nella sua solitaria e perfetta corsa in terra di Francia. La Michelin, come oramai tutti sanno, usciva da una situazione a dir poco imbarazzante; la Renault veniva da un momento di crisi (non dimentichiamo l'enorme flop del Canada) e i team rivali, in primis la McLaren, sembravano pù vicini. Il gran premio francese poteva diventare l'appuntamento con la sconfitta più grave o quello con la gloria. Per la gioia dei tifosi Renault e di un Briatore sempre in forma, si è trattato della seconda opzione. Fernando parte, scatta dalla sua pole position, corre senza sbagliare, dimentica (almeno, così è sembrato) le pressioni, inanella giri veloci e, dopo un quarto d'ora di gara, porta progressivamente a venti il numero dei secondi di distacco da chi lo segue, cioè Trulli. La sfida continua, sempre in via solitaria, nella sua "perfezione" alla Michael Schumacher, che ci ricorda moltissimo il modo di gareggiare del tedesco (soprattutto in questi ultimi anni di strapotere Ferrari): è così che Alonso mostra con la sua mano, al traguardo, il cinque di cui si parlava prima. Un numero magico, come lo furono i cinque mondiali di Fangio, o i cinque mondiali di Schumacher proprio qui a Magny Cours ben tre anni fa. La quinta vittoria proietta il pilota nato ad Oviedo in una posizione fin troppo alta per essere raggiunta con facilità, troppo alta persino per una McLaren pilotata da un finnico sempre più bravo ed incredibile. Già, Kimi, lo "sfortunato" del weekend, che si è dovuto accontentare di partire dalla tredicesima piazza a causa di un motore andato arrosto nelle prime libere del venerdì. Nonostante questa pesante penalità prevista dal regolamento (arretramento di dieci posizioni in griglia per chi cambia propulsore), il biondino ha comunque dimostrato di saperci ancora una volta fare, in F1. Freddo, razionale, "cattivo" al punto giusto, ha eseguito una corsa simile a quella di Alonso, contro il quale, oggi, nessuno poteva niente. Anche lui si è lasciato trasportare dalla forza di abbassare i tempi e correre in maniera indemoniata, riuscendo, anche grazie alle dovute strategie, ad arrivare secondo al traguardo. In McLaren la considerano come una vittoria ed hanno ragione: di più non si poteva. Il podio viene completato, ancora una volta, da una macchina rossa. Oggi si è trattato di quella di Schumacher, che ieri (sabato) si è classificato terzo in griglia, a soli 160 millesimi dal pole-man Fernando. Una prestazione eccezionale, considerato l'avvio di stagione. E la Ferrari c'è, non è prima ma c'è: è lì, dietro ai primissimi. Storia diversa per Rubens Barrichello, che ha subito anche l'onta del doppiaggio ad opera del leader della gara. Completano la zona punti Button, Trulli, Fisichella (afflitto da qualche problema ai box), Ralf Schumacher e Jacques Villeneuve, che colleziona un importantissimo prezioso punto. Come si diceva prima, per quanto concerne il brasiliano della Ferrari, ha ottenuto solamente la nona posizione, nonostante sia partito al quinto posto. Da notare che il problema gomme non è del tutto svanito: le Michelin di alcune vetture, specie sull'avantreno, presentavano evidenti segni di sforzo e quindi consumo. Stavolta anche per le Bridgestone c'è da fare qualche osservazione: entrambe le Minardi di Albers e Friesacher sono finite fuori gara con una gomma, quella posteriore sinistra, afflosciata. Arrivati a questo punto, si può dire che buona parte della responsabilità di tali eventi è dovuta a questi regolamenti formulati in poco tempo e varati senza troppi pensieri. In classifica piloti il leader diventa sempre più leader: Alonso ha ben 69 punti, contro i soli 45 di Raikkonen, attualmente diretto avversario. Terzo, a 40 punti, Michael Schumacher; dopo di lui c'è Trulli a quota 31. Nel (più aperto) mondiale costruttori la Renault si porta a quota 89, seguita dalla McLaren a 71 e dalla Ferrari a 69, diretta rivale del team gestito da Dennis. Più dietro, in una posizione comunque ottima, troviamo la Toyota a 53. Domenica prossima c'è il gran premio di Gran Bretagna, dove la McLaren vuole sferrare un decisivo attacco.