Leggi l'articolo completo su formula1.it

31/07/2005

Gp Ungheria: gara


Gran Premio di Walter Mesiti

Non è bastata la pole position a Michael Schumacher per tornare il dominatore di un tempo; non è bastato alla Ferrari adottare la stessa strategia di ben sette anni fa (1998) sempre qui in Ungheria contro Hakkinen. Kimi Raikkonen è di nuovo trionfatore in un gran premio difficilissimo, dove le occasioni di sorpasso sono limitate ed il caldo esaspera vetture e driver: ognuno, a modo proprio, ha cercato refrigerio in griglia di partenza con l'ausilio di ventilatori direzionati sul volto, borse di ghiaccio sul casco e docce fredde (nel vero senso del termine) o tute lasciate fino a poco prima dello start nei frigoriferi. Ciononostante, la gara, sin dallo start, è stata solamente una disputa a due tra il tedesco della Ferrari ed il finnico della McLaren motorizzata Mercedes. Una volta spentesi le luci rosse dei semafori, c'è stata grande bagarre sin dai primi metri di corsa, con numerosi micro-contatti che hanno determinato la sconfitta della Renault e di Alonso. Senza alcun dubbio la squadra di Briatore era svantaggiata dalle condizioni del tracciato di Budapest ed impreparata allo scontro diretto con i rivali della McLaren. Fernando si è toccato con Ralf Schumacher alla prima curva: nel tentativo di infilarlo al primo tornante, ha costretto il tedesco ad una frenata di emergenza e a stringere la traiettoria per non farsi colpire dalle altre vetture che sopraggiungevano. Risultato: la ruota posteriore destra della Toyota ha strappato alcuni agganci dell'alettone anteriore di Alonso, che dopo pochi chilometri lo ha perso. Coulthard, per sua sfortuna, si è trovato il pezzo della Renault in piena accelerazione davanti a sè, e, non potendo far niente per evitarlo, ha subito la rottura improvvisa di tutto il lato destro dell'avantreno, finendo rovinosamente ma senza lesioni fisiche fuori pista. Anche per l'altra Red Bull di Klien il primo giro non è stato idilliaco: nel contatto con la ruota di una Sauber, l'austriaco ha preso il volo capottandosi, ma anche in questo caso senza conseguenze. Come se non bastasse, la vettura di Barrichello ha tamponato (sempre alla prima curva) la monoposto di Trulli. Questi eventi hanno provocato l'entrata in pit lane di Rubens e Fernando, finiti quindi nelle retrovie e con una rimonta quasi impossibile da affrontare. Fino a metà corsa Michael Schumacher ha saputo tener dietro entrambe le McLaren di Raikkonen e Montoya, soprattutto grazie ad una tattica a tre soste che ha permesso al tedesco di ritardare comunque il primo stop, accumulando qualche secondo sul finnico (fermatosi per primo alcuni giri innanzi). Nella seconda metà di gara, però, le strategie della rossa non hanno retto ulteriormente il confronto con Kimi, che, liberatosi di Michael, si è involato verso il suo quarto successo stagionale, nonchè sesta vittoria in carriera. Il tedesco, dunque, è giunto secondo conquistando un ottimo risultato per la Ferrari, oramai disabituata a vincere come l'anno scorso. Peccato per Montoya, che con l'altra monoposto argento è stato costretto a fermarsi per via di un problema al cambio. L'affidabilità Mercedes, in casa McLaren, continua a spaventare un po' tutti. Terza posizione finale per Ralf Schumacher, che è stato giustamente festeggiato dal suo team come se avesse ottenuto una vittoria: per la Toyota è fondamentale acquisire altri punti, specie dopo il bel inizio di campionato. Completa la gioia in casa nipponica Jarno Trulli, quarto. Quinta posizione al traguardo per Button, seguito da Heidfeld, Webber e Sato. La Williams, dunque, può essere comunque serena per via dei punti conquistati dai suoi due driver. L'altra Ferrari, quella di Barrichello, è giunta solo decima, soprattutto a causa dei problemi già descritti in fase di partenza. Alonso, addirittura, è finito dietro il brasiliano, non riuscendo quindi ad ottenere nemmeno un punto per difendere la propria leadership. A sei gare dalla fine del Mondiale, i punti di distacco tra Alonso e Raikkonen sono nuovamente ridotti a 26. Adesso Fernando non potrebbe più permettersi il lusso di arrivare sempre quarto (con Raikkonen vincente dalla prossima all'ultima corsa), bensì dovrebbe giungere, a patto che Kimi vinca sempre, terzo ad ogni gran premio. Solo così potrebbe vincere, per soli due punti, il Campionato. Un passo indietro per la Renault e per il driver spagnolo, anche perchè si avvicina il gran premio di Turchia ad Istanbul, che si correrà tra tre settimane, il 21 agosto. La McLaren ha già riaperto i giochi e, se riuscirà a prevalere anche nell'unico gran premio dell'ottavo mese dell'anno, potrà seriamente compromettere il lavoro della Renault. Nel Mondiale Costruttori la distanza è stata quasi annullata: la scuderia francese ha 117 punti contro i 105 del team di Dennis.