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04/09/2005

Gp Italia: gara


Gran Premio di Walter Mesiti
Dopo la vittoria di Monza nel 2001, avvenuta in un clima triste e surreale per via degli eventi dell’11 settembre e del terribile incidente subito da Alessandro Zanardi, Juan Pablo Montoya è tornato al successo sempre sul circuito più veloce del mondiale. Dal 2002 sono state le Ferrari le grandi dominatrici di quest’autodromo, tra i più famosi nella storia dell’automobilismo (fu costruito nel 1922, dunque è uno dei più “antichi”); ma la storia, si sa, è destinata a subire mutazioni, cambiamenti. Che dovesse vincere la McLaren, a Monza, era quasi cosa certa: troppa la superiorità sui tracciati veloci, molte le ottime doti della monoposto e del propulsore tedesco, tanta la motivazione nel tentare l’ultimo assalto concreto al titolo. Comunque sia, i dubbi sono stati sciolti ed un dato rilevante è emerso immediatamente: Michael Schumacher ha matematicamente perso il Mondiale Piloti e dovrà consegnare ad Alonso o Raikkonen lo scettro di re della Formula 1! La seconda certezza riguarda proprio la lotta per il titolo: adesso Fernando ha ben 27 punti di vantaggio a quattro gare dal termine. Ciò vuol dire, in termini di posizioni al traguardo, che allo spagnolo basterebbero al massimo tre quinti posti ed un settimo, oppure un secondo ed un terzo posto senza arrivare a punti negli altri due gran premi… Sicuramente sarà sufficiente per lui continuare ad amministrare saggiamente (come del resto ha fatto finora) i punti in più che si ritrova rispetto al finnico. Nonostante la meritata vittoria di Montoya sulla veloce McLaren, la sfortuna ha ancora colpito Raikkonen: sabato mattina la sostituzione del motore per anomalie riscontrate in quello in uso, mentre in gara ha sofferto a causa della tattica ad unico pit stop e di una gomma (per essere precisi la posteriore sinistra, cioè quella in appoggio) poco resistente, che lo ha costretto ad un ulteriore stop per la dovuta sostituzione. Nonostante queste peripezie e la partenza dall’undicesima piazza, Iceman ha saputo conquistare un buon quarto posto, che conferma il talento e la voglia di fare di Kimi. Da lodare il settimo posto finale di Antonio Pizzonia, che ha sostituito Nick Heidfeld alla Williams; le Ferrari si sono classificate peggio di come si erano schierate in griglia. Michael Schumacher è giunto decimo, Barrichello solamente dodicesimo. Per quanto riguarda il Mondiale Costruttori, anche lì le speranze rosse diventano quasi vane: poco manca alla certezza dell’esclusione matematica, alla stessa maniera del titolo piloti. La McLaren, invece, trovandosi a sole otto unità dalla rivale francese Renault, può ben sperare di portare a casa almeno questo campionato, che in molti considerano erroneamente premio di consolazione. Prossimo appuntamento a Spa Francorchamps, in Belgio, per la quart’ultima prova del Mondiale 2005, lì dove (teoricamente) Fernando Alonso potrebbe diventare Campione del Mondo di Formula 1… nel medesimo tracciato dove Michael Schumacher ha esordito (1991), vinto la prima gara (1992) e vinto il suo settimo titolo in carriera (2004)!