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Da qualche giorno sono state pubblicate le ultime dichiarazioni rilasciate dall'ex boss della Formula 1 Bernie Ecclestone riguardanti lo scandalo del Crashgate del 2008. Il britannico, dopo ben 15 anni ha rivelato che lui era perfettamente a conoscenza della vicenda, e si è detto dispiaciuto per Massa che è stato derubato del titolo che avrebbe meritato sul campo.
"All’epoca vigeva la regola che la classifica di un campionato del mondo era intoccabile dopo la cerimonia di premiazione della FIA alla fine dell’anno, Hamilton ricevette la coppa ed andò tutto bene. Felipe Massa sarebbe diventato campione del mondo, non Lewis Hamilton. Oggi mi dispiace ancora per Massa, è stato defraudato del titolo che meritava, mentre Hamilton ha avuto tutta la fortuna del mondo e ha vinto il suo primo campionato. Oggi avrei fatto le cose in modo diverso", queste le parole del vecchio CEO della F1.
Come riportato dal Corriere della Sera, l'ex Ferrarista ha risposto a queste nuove dichiarazioni. Di seguito vi riportiamo le sue parole.
"L’ho sempre detto: è inaccettabile quello che accadde. Dopo aver saputo del caso, un anno dopo quando Piquet è andato a raccontarlo, ne parlai con la Ferrari e con gli avvocati di Maranello. Mi dissero che non c’era niente da fare, che non c’era nessuna possibilità di vincere. Ma io ho sempre pensato, e lo penso ancora oggi, che se avessi preso degli avvocati da solo e avessi portato avanti una causa per conto mio l’esito sarebbe stato diverso”.
"Bernie avrebbe dovuto dirlo prima, non ora. Ci ho pensato tante volte a prendere degli avvocati e fare una causa, però non l’ho mai fatto… Fare una causa ora? Cosa cambierebbe per me ora. Questa storia andava risolta appena si è saputo con i modi corretti della giustizia”.
Massa ha poi concluso dicendo: "In altri sport sono stati revocati titoli quando si sono scoperte cose del genere, perché non in F1?”.
Chissà se in seguito a queste dichiarazioni si aprirà un processo legale per quanto accaduto. Siamo però sicuri che questa storia non finirà di certo qui. Vedremo nei prossimi mesi cosa accadrà.
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Foto twitter.com
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