A Melbourne, anche grazie a condizioni meteo incerte ed a temperature particolarmente basse che hanno caratterizzato le varie sessioni, sembra che la Red Bull non abbia la solita macchina stabile e dominante, con Perez particolarmente in difficoltà e spesso fuori pista. Sembra anche che i piloti Ferrari abbiano ritrovato un buon feeling con una SF-23 che finalmente può viaggiare più bassa. Anche Aston Martin è molto a suo agio su questo circuito anche grazie alle quattro zone DRS che limano ulteriormente il gap dalla Red Bull. I distacchi sembrano quindi ridotti e si prevedono qualifiche emozionanti.
Erano iniziate da pochi minuti le qualifiche del Gran Premio d’Australia, quando Sergio Perez è andato lungo finendo nella sabbia, senza possibilità di poterne uscire se non tramite la gru che ha sollevato la sua RB19. Bandiera rossa, qualifiche finite per lui ed ultimo posto in griglia nella gara di domani.
Alla fine della sessione abbiamo Verstappen in testa seguito da Hamilton e da Ocon che ha ben sfruttato l’evoluzione della pista. Quarto Alonso. Non buonissimi i tempi delle Ferrari con Sainz sesto e Leclerc undicesimo.
Gli esclusi sono Oscar Piastri su McLaren (P16), Zhou su Alfa Romeo (P17), Sargeant su Williams (P18) con il compagno Albon che invece è momentaneamente in P10, Bottas sull’altra Alfa Romeo (P19) e Perez (P20).
Salgono leggermente le temperature e le Ferrari ritrovano ritmo. Alla fine del primo tentativo Leclerc è terzo e Sainz è sesto a soli quattro decimi da Verstappen che è ancora in testa alla classifica temporanea dei tempi, davanti ad Alonso che però ha un ritardo di soli 50 millesimi. Cresce anche il ritmo delle Mercedes, soprattutto con Russell quarto e a soli 3 decimi dal tempo di Verstappen.
Nel secondo tentativo Verstappen si migliora di due decimi restando in testa. Scalano la classifica provvisoria anche Sainz, adesso terzo davanti a Leclerc, e Hulkenberg, incredibilmente quinto con la Haas.
Gli esclusi dal Q3 sono Ocon su Alpine (P11), Tsunoda su AlphaTauri (P12), Norris su McLaren (P13), Magnussen sull'altra Haas (P14), che perde ancora malamente la sfida con il compagno, e De Vries su AlphaTauri (P15).
Il primo a chiudere il tempo è Max Verstappen con un crono non straordinario, 1:17.578 ed anche un errore nell'ultimo settore. Fanno benissimo invece le due Mercedes con Hamilton momentaneamente in testa e Russel in terza posizione. Non male anche le Ferrari in quarta e quinta posizione ma a soli due decimi dal miglior tempo. Verstappen non ci sta e chiude un altro giro con le stesse gomme mettendosi in testa, ma soli 59 millesimi davanti ad Hamilton.
Nel secondo tentativo, che vale la terza pole consecutiva per la Red Bull, si migliora ancora Verstappen con uno straordinario 1:16.732. Alle sue spalle, a sorpresa troviamo le due Mercedes con Russell davanti ad Hamilton a soli due decimi dal tempo della pole. Quarto Alonso su Aston Martin, leggermente deluso.
Deludenti i risultati delle Ferrari con Sainz quinto, a 4 decimi da Verstappen, e Leclerc solo settimo. È probabile però che a Maranello abbiano scelto un importante compromesso nel setup privilegiando il carico e la gestione gomme in gara, rispetto al giro veloce. Non sorridenti comunque i volti dei piloti in Rosso.
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