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02/04/2023 09:35:00

GP Australia 2023 - Nel caos e dopo quattro partenze vince ancora Verstappen, ma...


Gran Premio di Daniele Muscarella

A Melbourne non è semplice effettuare sorpassi ed anche se oggi ne vedremo molti è sempre la strategia dei pitstop e la gestione delle gomme ad essere fondamentale per guadagnare o perdere posizioni.

Anche la partenza è un momento fondamentale in Australia, che in passato ci ha regalato bellissimi sorpassi nella larghissima prima curva.

Sulla griglia di partenza, nelle prime posizioni, si schierano quasi tutti con gomme medie gialle, ad eccezione di Gasly che sceglie le rosse.

Al via scatta benissimo Russell che attacca e supera subito Max Verstappen, leggermente in difficoltà tanto da essere passato anche da Hamilton nella lotta intensa delle curve successive. Lotta da cui non esce bene Charles Leclerc che arriva al contatto con Stroll, girandosi e finendo irrimediabilmente sulla sabbia. Gara finita per lui e Safety Car in pista. Analizzando bene le immagini si nota che l'errore è più del pilota Ferrari che, nel tentativo di recuperare posizioni, si butta nella mischia e stringe troppo su Stroll che nulla può per evitare il contatto.

Alla ripartenza le posizioni sono stabili. Davanti ci sono le due Mercedes, poi Verstappen con alle spalle un bravo Sainz che al via ha guadagnato una posizione su Alonso, adesso quinto.

Incredibilmente sesto, attualmente, Alex Albon su una Williams che, come abbiamo visto dalla nostra analisi comparativa di ieri, è una delle macchine ad aver fatto i più grandi passi avanti rispetto al 2022. 

Passano solo 3 giri e la Safety Car è nuovamente in pista, questa volta per il brutto incidente proprio di Alexander Albon che perde la macchina finendo rovinosamente contro le barriere. Nessuna conseguenza per il pilota, ma la pista è piena di sabbia e detriti.

Russell e Sainz decidono di effettuare la sosta in regime di safety car e rientrano in pista in settima e undicesima posizione. Leader della corsa diventa Lewis Hamilton. Pochi minuti dopo la direzione di gara decide però di sospendere la corsa con bandiera rossa, vanificando la strategia di Mercedes e Ferrari in quanto adesso tutti potranno cambiare le gomme.

Per la ripresa della corsa la direzione gara sceglie la standing start, ovvero una nuova partenza con le macchine in griglia. Tutti ripartiranno con gomme bianche dure, per arrivare, in teoria, fino in fondo. Parte ancora una volta benissimo Hamilton che mantiene la testa della corsa, bene anche Russell che guadagna subito 2 posizioni portandosi in P5. Sainz impiega invece qualche curva per attaccare e superare le due McLaren e l'AlphaTauri di Tsunoda risalendo in P8.

Siamo al giro 12 e viene abilitato nuovamente l'utilizzo del DRS. Verstappen, che era già molto vicino ad Hamilton, ne approfitta subito per superare senza problemi la Mercedes e portarsi in prima posizione. Anche Russell e Sainz continuano la loro rimonta superando rispettivamente Gasly ed Hulkenberg e portandosi in P4 e P7.

Si trova bene Sainz con gomme dure, ha un buon ritmo e risce ad attaccare e superare anche l'Aston Martin di Lance Stroll, guadagnando la P6. Anche la rimonta di Perez dall'ultima posizione è perentoria ed al giro 16 di 58 è già in P13.

Al giro 18 altro colpo di scena. L'affidabilissimo motore Mercedes va in fiamme sulla W14 di George Russell costringendolo al ritiro. Evidentemente anche Mercedes ha spinto per recuperare prestazioni portandosi al limite con l'affidabilità. Questa volta viene attivata la VSC.

Quando la gara riparte Sainz è molto vicino a Gasly, ma non è facile superare l'Alpine che sui rettilinei è molto veloce. Serve tutta la bravura del pilota spagnolo per affondare l'attacco all'interno della penultima curva e chiudere il sorpasso che vale la quarta posizione.

Anche Perez continua la sua rimonta e dopo aver superato anche Piastri e Tsunoda si trova in P9.

Davanti Verstappen fa gara a se con un ritmo inarrivabile a tutti, tanto da aver già scavato in pochi giri un gap di oltre 7 secondi su Hamilton.

Nella parte finale della corsa la Red Bull è sicuramente la macchina più veloce in pista, grazie ad una gestione perfetta delle gomme, come abbiamo già visto nei due precedenti appuntamenti della stagione. Ne approfitta Perez per guadagnare altre due posizioni superando Norris ed Hulkenberg per arrivare in P7.

CI pensa Verstappen ad accendere un po' una gara che nelle fasi finali si è un po' spenta. Il campione del mondo, agevolmente in testa con oltre 11 secondi di vantaggio su Hamilton, forse ha un attimo di distrazione e va lungo all'ultimo curva finendo sull'erba, riesce comunque a recuperare la pista e dopo qualche giro per pulire le gomme si rimette a dettare il passo facendo registrare anche il giro veloce.

Bella nel frattempo la lotta per la P8 tra Norris ed Hulkenberg che si prolunga per oltre 10 giri, fino a quando il giovane pilota McLaren riesce ad affiancarsi e superare la Haas portandola quasi sull'erba.

Al giro 54 altra safety car in pista. Magnussen tocca il muro con la gomma posteriore della sua Haas e pochi metri dopo la gomma va in pezzi seminando pezzi ovunque, tanto che la direzione gara è costretta a sospendere la gara a tre giri dal termine.

Ancora una volta la direzione gara sceglie la standing start per la ripartenza, tutti sulla griglia di partenza per la terza partenza di oggi, questa volta con gomme morbide rosse, per gli ultimi tre intensissimi giri.

Alla ripartenza succede di tutto, caos assoluto. Il primo contatto è tra Sainz ed Alonso, che si gira andando nella sabbia, ma è alle spalle di questo gruppo che succede l'impensabile con le due Alpine che arrivano al contatto finendo rovinosamente a muro, per colpa di Gasly che nel rientrare in pista chiude troppo sul compagno. Anche Sargeant si trova coinvolto nel caos della prima curva e finisce la sua gara nella sabbia.

Per diversi minuti non è chiara la scelta della direzione gara, che nel frattempo ha solo comunicato l'investigazione degli incidenti in prima curva. Da regolamento la gara potrebbe finire qui ripristinando le posizioni antecedenti l'ultima ripartenza, oppure ci potrebbe essere un ultimo giro necessario per consolidare le posizioni post caos.

Alla fine si sceglie di ripartire alle spalle della safety car con l'ordine antecedente l'ultima ripartenza, danneggiando praticamente solo quelli che sono usciti di pista. Decisione alquando discutibile.

Arriva anche al comunicazione di una penalità di 5 secondi per Sainz, che a questo punto con la ripartenza dietro safety car perderà molte posizioni. "E' inaccettabile" urla Sainz via radio.

In questo caos vince ancora Max Verstappen, seguito da Lewis Hamilton e da Fernando Alonso che ha potuto recuperare la sua posizione grazie alla decisione della direzione di gara.

Sainz a causa della penalità finirà in dodidesima posizione fuori dalla zona punti.

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