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06/04/2023 15:00:00

Fernando Alonso senza età: svelati i tre segreti del suo successo


News di Prisca Manzoni

Dall'inizio della stagione, uno dei piloti di cui si parla maggiormente è un ragazzino spagnolo, che con la sua Aston Martin si è preso tre podi in tre gare. Il protagonista in questione è Fernando Alonso, che di anni ne ha quarantuno, e che in ogni Gran Premio sfida ragazzi di una generazione più giovane rispetto alla sua. In uno sport che premia la prontezza fisica e mentale, il campione asturiano sembra non essere mai invecchiato, complice anche un regime serrato che segue da più di vent'anni. A parlarne è Fabrizio Barra, preparatore atletico di Fernando dai tempi della Minardi, in un'intervista sul Corriere dello Sport. 

"Un pilota con un approccio rigorosamente scientifico", è così che Barra descrive Alonso. "C'è un talento di base come i grandissimi campioni, gli Schumacher, gli Hamilton, i Verstappen;ma questo DNA conta fino a un certo punto, perchè va applicato nell'ambito di un continuo aggiornamento scientifico".

Parlando invece dell'allenamento, il preparatore ha affermato che non basta semplicemente andare in palestra, ma che bisogna tenere giovane anche la mente. "La nuova frontiera è l'aspetto cognitivo. Ricerche universitarie negli USA hanno dimostrato come la neuroplasticità del cervello si possa allenare fino agli ottan'anni. Parliamo di più aspetti: memoria, attenzione, velocità nel prendere decisioni. Se alleni questo, puoi combattere l'invecchiamento e mantenere qualità che avevi a vent'anni. Fernando, su fronti come questo, sperimenta su se stesso. E' dal 2006 che allena la reattività con un sistema di luci che altri hanno scoperto solo di recente. Non so se guiderà fino agli ottant'anni, ma di sicuro andrà avanti fino a che potrà", ha detto Barra.

La sua routine

Certamente, da un campione come Alonso non ci si aspetta che i primi gesti del mattino siano trascinarsi verso la cucina per prendere del caffè. "Lui ogni mattina, appena sveglio, fa un test della variabilità cardiaca con un apparecchio. Così di notte scopre se è stato attivato il sistema parasimpatico, che fa recuperare. Se, al contrario, è rimasto attivo il simpatico, è stato prodotto del cortisolo, l'ormone dello stress, e ha dormito male. Così, noi moduliamo l'allenamento su questo" dice Barra.

E per avere la sua grande reattività in gara? Il segreto è semplice: "Guarda i maxischermi con la coda dell'occhio". Tre, quindi, sono i segreti di Alonso: grande memoria, capacità di elaborare le informazioni e motivazione. Eppure, Borra ne aggiunge un'altra, forse la più importante: "La sua arma migliore è una: si diverte".

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