All'inizio del mese di febbraio, la FIA ha reso nota la lista dei costruttori che hanno sottoscritto il nuovo regolamento sui motori che entrerà in vigore a partire dalla stagione 2026. Tra i nomi presenti nell'elenco c'è anche quello della Honda, casa che, pur continuando a collaborare con la Red Bull, aveva deciso di lasciare il Circus a fine 2021. La domanda adesso è: visto che il team di Milton Keynes ha da poco ufficializzato una nuova partnership con la Ford, a chi si unirà il marchio giapponese? Nelle scorse ore, i colleghi di Motorsport.com hanno rilasciato un'indiscrezione a riguardo.
Secondo Motorsport.com, al momento "i vertici della Honda si sono mossi in una sola direzione, ed è quella dell’Aston Martin". Il team di Silverstone, reduce da un ottimo inizio di stagione, non ha mai nascosto la propria ambizione di arrivare al titolo entro pochi anni. Sposandosi col colosso giapponese, potrebbe compiere un ulteriore passo verso quest'obiettivo. "C’è un meccanismo già rodato per favorire i primi colloqui", riferisce Motorsport. Tale 'meccanismo' porta il nome di "Martin Whitmarsh, oggi CEO della squadra ed in passato team principal della McLaren, quando il team di Woking finalizzò l’accordo con la Honda".
Ci sono molteplici fattori che potrebbero ostacolare la trattativa, ma nessuno in sé sembra insuperabile. Motorsport ne illustra uno: "Lawrence Stroll detiene totalmente la proprietà della squadra di Formula 1 così come un pacchetto azionario significativo (ma non maggioritario) della holding Aston Martin Lagonda, che produce le vetture stradali. Tra gli azionisti c’è anche la stessa Mercedes, ed ovviamente un passaggio ad Honda da parte del programma Formula 1, pur essendo di fatto uno contesto isolato rispetto alla Casa costruttrice, potrebbe creare qualche tensione". Il legame, tuttavia, non appare indissolubile. "È un accordo messo a punto da Stroll dopo l’acquisto di Racing Point per dare un’immagine nuova e vendibile della squadra. Un passaggio importante nel momento in cui è stato portato a temine che diventa meno rilevante davanti all’accordo con una casa ufficiale come Honda", spiega Motorsport.
Dovesse concretizzarsi l'affare, l'Aston Martin perderà ovviamente il supporto della Mercedes. Dovrà mettere a regime la propria galleria del vento e quella di realizzare autonomamente cambio e retrotreno. Una sfida tutt'altro che impossibile considerate la ambizioni da sempre sbandierate da Stroll.
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Foto interna: Twitter Aston Martin e Twitter Honda; Foto copertina Twitter Aston Martin