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20/04/2023 10:35:00

La Red Bull è davvero imbattibile? Ecco cosa mostrano i dati del GPS


News di Prisca Manzoni

Uno dei momenti cruciali del Gran Premio d'Australia è stato il sorpasso di Verstappen su Hamilton. Il gesto ha catturato l'attenzione non tanto per la sua complessità, ma semmai per la facilità con cui il pilota della Red Bull ha superato l'avversario: l'olandese ha aperto il DRS, è passato dall'esterno e ha pure chiuso la porta prima della staccata, senza alcuna fatica. E se non ricordate questo dettaglio, vi elenco soltanto alcuni numeri: Verstappen ha chiuso il Gran Premio del Bahrain quasi 40 secondi davanti al terzo classificato, mentre Perez è arrivato 20 secondi davanti ad Alonso a Jeddah. La situazione è cambiata in Australia solo per via della strana ripartenza sotto Safety Car all'ultimo giro, che ha ridotto il gap a meno di un secondo.

I dati del GPS aiutano l'analisi dei tempi e dei ritmi della vettura di Milton Keynes rispetto ai suoi avversari. Procediamo con ordine, guardando un Gran Premio alla volta. In Bahrain, i punti di forza di Red Bull sono stati la velocità nelle curve di media velocità e la trazione in uscita da esse. In rettilineo, invece, sembrava soffrire, accusando un gap con Ferrari di circa 4 chilometri all'ora. Una differenza trascurabile, oscurata dalla grande deportanza della RB-19. Già questo è un grande cambiamento rispetto allo scorso anno, quando il motore Honda non riusciva a compensare pienamente il telaio troppo pesante e per questo la Ferrari aveva un leggero vantaggio in rettilineo. 

Il gap da Ferrari

La situazione è cambiata a Jeddah: in qualifica, la vettura di Perez sembrava perdere nelle curve ad altà velocità rispetto alla Rossa di Leclerc, per poi recuperare in rettilineo con un margine di ben 8 chilometri all'ora. In Australia, invece, Verstappen aveva una top speed in rettilineo e nelle curve veloci nettamente maggiore rispetto al suo primo contentente per la pole, George Russell, il quale aveva il primato solo nei tornanti lenti. Osservando i dati in gara, invece, il confronto va fatto con l'altro alfiere Mercedes: nello stint dal giro 20 al giro 53, l'olandese andava 0.162s più veloce al giro sul britannico. Dalle telemetrie disponibili si può anche calcolare quanto Ferrari perde rispetto alla RB-19: la Rossa ha lo 0.401% di performance in meno, che in tempi cronometrici è 0.36s. 

In conclusione, i dati rivelano i punti di forza della Red Bull: la vettura sembra non avere circuiti preferiti, ma risponde rapidamente a tutte le condizioni. Basta un piccolo cambiamento di set up che passa dall'essere veloce in curva al guadagnare nettamente nei rettilinei. Forse si può considerare davvero la migliore monoposto delle ultime due decadi. Quindi, possiamo considerare la RB-19 imbattibile, o i tanto agognati aggiornamenti che i team porteranno nelle prossime settimane fermeranno la sua potenza?

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