Charles Leclerc è arrivato a Baku con un grande obiettivo che trascendeva le normali azioni in pista: spegnere i rumours su un suo possibile passaggio in Mercedes. E lo ha fatto in un modo degno di un grande pilota, ovvero chiudendo un giro perfetto e portando a casa una pole position tanto spettacolare quanto inaspettata. 1:40:203, una tempo che "parla", più forte delle critiche.

E per chi lo vedeva già lontano da Maranello, deluso dalla prestazioni e ormai disilluso dall'amore, Leclerc ha un messaggio chiaro. Scende dalla macchina, e la prima posa che fa ai fotografi è con l'indice destro a indicare il Cavallino sul suo petto, proprio sopra il cuore. Insomma, oggi era il contesto migliore in cui tirare fuori il colpo magico, in un connubio perfetto tra le sue abilità e un miglioramento della SF-23 che porta nuova fiducia a lui e a tutte le persone nel box. "Una boccata di ossigeno", così ha definito Roberto Chinchero su Motorsport la performance del monegasco. 

"Amo la Ferrari"

E se i gesti non sono stati abbastanza, Leclerc ha ribadito il concetto anche ai microfoni di Sky dopo la sessione di qualifica. "Siamo arrivati qui circondati da tanti rumors che alla fine finiscono col distrarre", ha detto il monegasco, "Ma proprio per questo credo che l'intera squadra ne avesse bisogno. Penso che faccia parte della Formula Uno, ogni squadra deve imparare a gestire le voci ma, ovviamente, a volte è un po' più difficile gestire queste circostanze”.

“Anche le mie parole sono state usate per fare rumore: io amo la Ferrari, e voglio vincere con questa squadra. Spero di essere stato chiaro", ha concluso poi il pilota. E che lui ci creda o no, in molti sono qui a fare il tifo affinchè questo matrimonio abbia un lieto fine.  

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