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29/04/2023 12:10:00

Terruzzi esalta Leclerc: «Sensibilità animalesca fa la differenza, quasi impossibile non tifare per lui»


News di Giuseppe Canetti

Dopo un inizio di stagione molto al di sotto delle aspettative, la Ferrari sta ben figurando in Azerbaijan con Charles Leclerc in Pole Position sia per la gara di domenica sia per la Sprint Race di oggi. Nel suo consueto commento per Il Corriere della Sera, Giorgio Terruzzi ha analizzato la prestazione del monegasco soffermandosi su alcuni aspetti molto interessanti. Vi proponiamo un estratto delle sue considerazioni.

Il commento di Giorgio Terruzzi

"I campioni sono così. Riescono a scovare tra il cervello e il cuore una risorsa ad altri preclusa, ciò che serve per schizzar via da un cono d’ombra", esordisce Terruzzi nel suo commento per il noto quotidiano. Poi aggiunge: "Abbiamo accompagnato Leclerc attraverso tre gare, le prime simili ad una gimkana tra complicanze tecniche e pene agonistiche; è bastata una pausa per una rigenerazione che restituisce al Mondiale un patrimonio enorme. Ciò che emana il suo talento, abbinato forse e finalmente a una Ferrari che lo corrisponde".

Il giornalista, a questo punto, afferma: "Il campionato di Charles inizia a Baku dove una pista tutta rette e angoli secchi risulta favorevole a questa Ferrari misteriosa e in crescita, dove la sua sensibilità animalesca fa la differenza. Quando c’è da sguazzare tra muri e tombini, lui gode e sbanca, rilancia un entusiasmo aggrappato all’acuto, a un raro, amatissimo funambolismo".

Ovviamente, Pole Position non è sinonimo di vittoria. Ma la luce che si è vista negli occhi di Leclerc è già qualcosa di molto importante dopo gli smacchi del mese scorso. "Una nitida risposta a chi l’aveva visto deluso e amareggiato tra il Bahrein e l’Australia", afferma Terruzzi. E ancora: "Così, è quasi impossibile non tifare per questo ragazzo destinato alla vetta e in contemporanea, alla salita, anche se abbiamo avuto una tale quantità di pole seguite da sconfitte da costringere a tirare un freno, almeno qui. Non l’ha fatto lui, pur consapevole del peso che avrebbe avuto un errore, osando dove sbagliare è talmente facile da sembrare lecito"

Questione di fiducia

Infine, Terruzzi conclude sottolineando: "Non è questione di macchina. È cosa che viene dalla fiducia, da una forza interiore più forte di ogni timore, di ogni mortificazione. Certi gesti, certi giorni, per come e quando arrivano, valgono come segni indelebili. Appannano, in pochi millesimi, ogni passato e diffondono nell’aria, nell’anima, un friccico di primavera".

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Foto copertina Facebook Terruzzi