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02/05/2023 20:00:00

Mazzola: «Non si può parlare di una Ferrari migliore nell'ambito del degrado. C'entra più il setup...»


News di Giuseppe Canetti

Come di consueto dopo ogni Gran Premio, l'Ingegner Luigi Mazzola ha analizzato le principali vicende del weekend in Azerbaijan tramite un video pubblicato sul proprio account di Instagram. Vi proponiamo un estratto delle sue considerazioni.

L'analisi di Luigi Mazzola

"Red Bull se la gioca in casa... e Liberty Media deve sperare che continui così", ha esordito Mazzola riferendosi alla lotta per il titolo tra Verstappen e Perez. Quindi ha spiegato la sua affermazione: "Il dominio di un unico pilota, come Max (Verstappen, ndr), significherebbe Mondiale già finito. Vista la bontà della vettura, Perez può dar fastidio a Verstappen. E lo ha fatto a Baku". Dopodiché, l'ex Ferrari ha sottolineato: "La decisione di far rientrare Verstappen ai box, malgrado una macchina ferma e la sicurezza di una Safety Car, ha a tolto l'imbarazzo di vedere un duello: secondo me, Perez era un po' più veloce di Verstappen e messo meglio come bilancio".

Soffermandosi poi sulla Ferrari, Mazzola ha affermato: "Ha fatto un Gran Premio dignitoso: due Pole, due podi... Charles (Leclerc, ndr) ha fatto la differenza, guardando a lui non si può parlare male della Ferrari. Se invece si guarda a Sainz, non è tutto questo spettacolo... Questo era un circuito favorevole alla Ferrari, e il risultato non è così eccezionale".

In molti sostengono che in Azerbaijan la Ferrari abbia fatto qualche passo avanti nella gestione dei pneumatici. Mazzola non è d'accordo: "Si parla di consistenza delle gomme. Attenzione ragazzi: Baku è un circuito dove un paio di piloti hanno fatto la gara con un unico set, mantenendo comunque le prestazioni. Non era una circuito pesante per le gomme, e questo si è visto anche nei top team: chi ha avuto più degrado è stata proprio la Red Bull, perché ha spinto dopo la Safety Car, visto la battaglia tra i due piloti. Quindi bah... loro hanno avuto degrado, gli altri degrado zero. Cosa vuol dire questo? Significa che quello delle gomme non è stato un fattore determinante. Quindi non si può parlare di una Ferrari migliore nell'ambito del degrado. Vedremo nei prossimi Gran Premi".

Secondo Mazzola, però, il team di Maranello ha "ottimizzato, o meglio estremizzato, il setup". "Perché hanno cercato di trovare carico ed efficienza magari lavorando sugli assetti meccanici e aerodinamici, sulle altezze, in modo da avere un compromesso. Ecco penso che questo abbia dato un risultato più che la questione del degrado. Non c'è stato degrado per nessuno, tranne per chi ha spinto", ha spiegato l'ingegnere.

Infine, il passaggio in vista del futuro prossimo: "Si parla di tante innovazioni, e la Red Bull ne ha già portate in questo Gran Premio. Gli altri ne portaranno in quelli successivi. Vedremo se ci sarà un capovolgimento di prestazione e quindi di posizioni in griglia".

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