La Ferrari si è presentata a Miami con una vettura dal look non completamente nuovo, ma un pacchetto di aggiornamenti importante in zone anche non visibili. Come promesso dal team principal, infatti, dagli Stati Uniti e per molte settimane la Rossa porterà dei costanti aggiornamenti, e quello visto domenica è un assaggio della SF-23 che debutterà a Barcellona. La Mercedes invece ha deciso di concentrare le modifiche e di presentare probabilmente già a Imola la versione "B" della sua monoposto. Nonostante i risultati non siano stati all'altezza delle aspettative e la macchina fosse capricciosa, Giorgio Piola sostiene la scelta di Maranello, e afferma che portare già in Florida questi cambiamenti sia stato positivo.
In primo luogo, l'esperto ha parlato delle novità tecniche introdotte dagli ingegneri della Rossa. "Ha portato tutto il fondo nuovo: dall'inizio di quelle paratie verticali, che chiamiamo impropriamente bargeboard, lungo tutta la parte laterale nelle fiancate e nel diffusore era completamente diversa e rivista rispetto alla soluzione precedente", ha detto l'ingegnere. "Secondo me la Ferrari ha fatto bene a introdurre questo primo pezzo di pacchetto proprio per cercare di limitare le incognite e di capire meglio quali fossero i vantaggi e gli svantaggi. Come ha detto Franco (Nugnes), a Miami l'incognita era l'asfalto nuovo, che ha rovinato tutti gli studi fatti a Maranello e nel remote garage".
"Per la Ferrari è sempre stato abbastanza facile adattarsi alle varie tipologie di pista. Invece qui non è successo, e in gara soprattutto è stato un disastro", ha concluso poi Piola.
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