Quando si parla di competere contro la Red Bull non si deve solo puntare a battere il pilota, ma la battaglia si deve vincere contro Adrian Newey. Come riporta la Gazzetta Dello Sport nella sua edizione cartacea odierna, anche Fernando Alonso più di dieci anni fa diceva: "Non lottiamo contro Vettel, lottiamo contro Newey e la sua auto". Proprio per questo motivo, da sempre, sia i protagonisti del paddock, che tutti i media, affiancano al nome dell'ingegnere britannico la parola "genio".
L'inglese è specializzato in campo aerospaziale, ma ha comunque fatto una tesi di laurea sull'effetto suolo. Scopriamo insieme chi è la mente dietro al progetto RB19 che sta dominando il campionato di Formula 1 quest'anno.
Adrian racconta sempre nelle sue interviste che suo papà, veterinario, era talmente preciso che il suo modo di infilare al millimetro i bagagli nel cofano dell'auto gli è servito per imparare a gestire al meglio gli spazi per poi creare le monoposto che conosciamo tutti. Newey si è fatto espellere dalla scuola superiore di Rapton a causa di una festa di fine anno dove ha fatto il Dj e ha pompato i bassi fino a far esplodere tutte le finestre dello stabile. Ma è anche un ingegnere che non ama la matematica. All'università ha preso il minimo dei voti, e, ancora oggi, i calcoli li lascia ai suoi collaboratori.
Come dichiarato anche da Bobby Rahal, uno dei suoi migliori amici, ex pilota Indy e ora proprietario di team: "Lui è un ingegnere che ascolta il vento", non sta dunque con la testa al computer, ma prende nota di tutto sul suo celebre quaderno rosso che porta sempre con se. In passato ha fatto da ingegnere di pista per poi approdare negli USA dove ha progettato la prima vettura, la 83G, subito vincente nell'Imsa. Poco dopo è anche arrivata la proposta per un contratto con la Ferrari, ma dopo un test a Fiorano dichiarò: "Nel lungo periodo per me non è la mossa giusta da fare".
Sarebbe allora interessante capire com'è che invece ha ritenuto giusta la Layton House dov'è arrivato nel 1988 per poi andarsene nel 1990 sentenziando: "Quando in un'azienda comandano i contabili è ora di andarsene". Poi è approdato in Williams, McLaren e Red Bull con la Ferrari sempre alla porta a cercare di corteggiarlo anche con cifre a sette zeri. L'ultimo tentativo affondato dalla Rossa è di qualche mese fa quando il genio era in scadenza. Rahal aveva proprio ragione quando disse: "Prendete Newey e non avrete bisogno del pilota migliore".
Il genio di Newey ha subito brillato con l'introduzione del nuovo regolamento aerodinamico che ha sancito il ritorno delle monoposto ad effetto suolo e la sua RB18, con 17 su 22 gare vinte, è stata una delle vetture più dominanti della storia della Formula 1, paragonata alla mitica McLaren MP4/4 che vinse 15 delle 16 gare del campionato 1998. Quest'anno la RB19 può battere anche quel record e dopo 5 allori nei primi 5 appuntamenti è sulla buona strada per riuscirci, anche perchè questa monoposto non sembra avere punti deboli e soprattutto non sembra avere rivali.
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