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11/05/2023 19:15:00

Chinchero: «Hamilton e Verstappen saranno sempre diversi per un dettaglio»


News di Prisca Manzoni

Nella sua ultima diretta Twitch, Roberto Chinchero ha paragonato tra loro due grandi campioni della Formula Uno: da un lato ha parlato di Lewis Hamilton, dall'altra invece ha celebrato Max Verstappen. Nel corso del tempo, in molti si sono sbilanciati in paragoni tra i due, o anche con grandi nomi di altre epoche come Schumacher e Senna. Eppure, per il giornalista, tra l'inglese e l'olandese c'è un dettaglio che segnerà sempre la differenza tra loro.

"Hamilton vince il Mondiale del 2015 a Austin e poi stacca la spina, dato che vede che non gli serve il 100% per battere Rosberg. A inizio 2016, però, il tedesco vince quattro gare di fila. L’inglese pensa che adesso si potrà mettere lì e dargli la paga comunque, ma sbaglia, perché non riuscirà più a recuperare. Alla fine per un motore rotto perde il mondiale. In quel anno lì accusa il colpo in un modo terribile e cambia. Per lui è stata massacrante quella sconfitta, forse non come quella del 2021 ma capisce comunque che è stata colpa sua. Con Verstappen non c’è la speranza di vedere un 2016 per Hamilton, perchè è un cannibale", ha detto il giornalista.

"Era come un cannibale"

Uno dei tratti distintivi della sua fame si è vista dal grande desiderio di rivalsa da Baku per fare capire a Perez chi è il vero leader. "É bastato un weekend andato male che a Miami già dalla FP1 sfruttava al massimo la pista. Abbiamo chiesto a Horner come facesse a dare mezzo secondo nel primo settore a Perez e ha risposto: "Ce lo chiediamo anche noi, e se lo chiedono soprattutto gli ingegneri di Perez perchè non si capiva come faceva e non avevano indicazioni da dare al messicano”. Quello che aveva era il feeling, e sentiva la macchina in un modo fantastico", ha detto Chinchero. 

"Max ha giocato il jolly di partire con una strategia diversa. Sulla carta la più veloce era usare prima la gomma media e poi la hard, che è quello che ha fatto Perez. Il campione del mondo, però, ha capito che era inutile fare la stessa mossa, e così ha invertito i compound. Come ha fatto i primi giri non lo so, ma si vede che ha gestito in modo fantastico. Per esempio, in curva 1 è andato largo e ha anche perso la posizione, poi nel primo giro in rettilineo scaldava ancora le gomme. È maturato, e non ha fatto il classico Gian Burrasca per ottenere la posizione", ha concluso poi il giornalista. 

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