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19/06/2023 08:00:00

Senna - Verstappen? Confronti da bar


Articolo di Paolo Marcacci
Certi dibattiti sono a modo loro confortanti, perché sappiamo in partenza che non si approderà mai a una “sentenza” definitiva, dunque ognuno alla fine continuerà a tenersi le proprie “certezze” …

Certi dibattiti sono a modo loro confortanti, perché sappiamo in partenza che non si approderà mai a una “sentenza” definitiva, dunque ognuno alla fine continuerà a tenersi le proprie “certezze”, sicuro che non potrà mai sussistere la tesi definitivamente contraria. 

Ogni statistica è figlia della propria epoca, quindi numeri e record vanno sempre interpretati; vanno contemplati i progressi che in questa o quella disciplina sportiva hanno compiuto i regolamenti, il materiale tecnico, le fisicità degli atleti e tanti altri aspetti ancora. 

Figurarsi, allora, quanto possa essere fine a se stesso un dibattito riguardante la Formula Uno, in questo senso. Lauda e Regazzoni guidavano monoposto dominate dalla meccanica, con un cambio manuale, i tre pedali, una potenza motoristica già mostruosa. Schumacher pilotava una monoposto già dominata dall’elettronica, ancora più veloce ma dalle dimensioni molto più ridotte rispetto a quelle attuali e via dicendo. Allora, chi è più forte di chi? Come faremo mai a dirlo con certezza? L’unica certezza, in questo senso, è che di certezze non ve ne sono ed è anche una forma di rispetto per i campioni di ogni epoca. 

Facciamo una cosa: per rendere l’idea, prendiamo in prestito esempi da altri sport. Nella boxe, possiamo dire che i titoli mondiali delle epoche di Marciano o di Ali, con gli avversari che avevano e gli incontri attraverso i quali arrivavano a giocarsi il titolo mondiale, avevano lo stesso valore o che il loro raggiungimento presentava lo stesso coefficiente di difficoltà di quelli che avrebbero vinto in seguito Tyson o Joshua? Nel calcio, i palloni che parava Zoff erano gli stessi che oggi decollano verso la porta di Donnarumma? Hanno le stesse traiettorie? E gli attaccanti avevano la stessa facilità nel calciare con scarpini solo di cuoio e molto più pesanti? Crediamo di aver reso l’idea. 

Poi, per andare nello specifico: quanti titoli avrebbe vinto Senna se fosse sopravvissuto al primo giorno di maggio del 1984? E ancora: quanti gran premi si disputavano all’epoca in un Mondiale? Quanti nei decenni precedenti?

Per ultima, un’osservazione: si è corso sul circuito che prende il nome da Gilles Villeneuve; ebbene, lui è considerato tra i più grandi e indimenticabili di sempre, anche se ha fatto in tempo a vincere soltanto sei gran premi. E allora?