Durante i giri finali del GP di Canada, Lando Norris ha aperto le comunicazioni radio per riportare al suo ingegnere un dettaglio della vettura di Esteban Ocon, ormai davanti a lui da molti giri. Il britannico, infatti, si era accorto che l'ala posteriore della A523 ondeggiava parecchio. L'obiettivo del numero 4 era quello di far esporre una bandiera nera e arancio nei confronti del suo rivale in modo tale da guadagnare tempo, e forse annullare anche la sua penalità di 5 secondi.
Tuttavia, il componente è rimasto ben saldo fino alla fine, ma altre squadre oltre la McLaren hanno chiesto alla Federazione di fare chiarezza sulla questione. Dopo aver svolto le consuete analisi, Jo Bauer ha decretato in una nota pubblicata sul sito della FIA che l'ala è conforme alle regole di sicurezza. Inoltre, per pura casualità, quello stesso pezzo era stato controllato prima della partenza sulla macchina di Gasly, e non si era notato nulla di sospetto.
Nonostante questo decreto, i team principal della McLaren e Alpine hanno parlato della questione durante le interviste ai media. Da un lato, Otmar Snzafnauer ha difeso la sua squadra, sottolineando che anche la FIA era venuta a parlare con loro proprio durante il GP per decidere cosa fare, e alla fine si era scelto di continuare fino alla fine della corsa. Dall'altra parte, Andrea Stella ha sottolineato un punto rilevante: a inizio anno è cambiato il regolamento riguardo la bandiera nera e arancione, e adesso sono le squadre che devono decidere se è il caso di fermarsi o se rimanere fuori. Tuttavia, questo causa un conflitto di interessi, e difficilmente un team farà una sosta a pochi giri dalla fine per sostituire un pezzo, anche se in gioco c'è la sicurezza degli avversari.
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