17/06/2006
Nella Formula noia la spunta Alonso
Articolo di Mario Caiazzo
E anche questo week-end di Silverstone ha visto l’affermazione e la conferma di un super Alonso, terzo centro consecutivo per lo spagnolo...
E anche questo week-end di Silverstone ha visto l’affermazione e la conferma di un super Alonso, terzo centro consecutivo per lo spagnolo, quinto stagionale e Ferrari che resta a guardare.
A digiuno come da qualche GP accade. La speranza di vedere Schumacher tagliare il traguardo in testa alla corsa svanisce dopo pochi emozionanti giri, dopo, è sempre la stessa sinfonia che si ripete.
Incessante e senza pietà per nessuno. E l’asso spagnolo centra l’ennesimo successo in carriera guadagnando altri due punticini sul plurititolato tedesco, ormai relegato a 23 punti di distacco.
Un abisso difficilmente colmabile sia dal punto di vista tecnico che morale. Michael lo sa, troppi anni di F1 gli l’ho hanno insegnato, il mondiale oramai è andato. E salvo stravolgimenti inattesi, non si muoverà dalle Asturie. Ventitrè punti non si recuperano con una Renault che sembra la Ferrari degli anni d’oro, con una vettura che stenta a decollare salvo fare capolino occasionalmente, con un sistema punti ridicolo.
In questo campionato, l’ennesimo nell’era della Formula noia, la gara si conclude dopo pochi chilometri. Un incidente nel gruppo, qualche fuoripista, una decina di giri affascinanti e poi il nulla. Circa 50 tornate trascorse sbadigliando nell’attesa che qualcuno rompesse o commettesse un errore, senza malizia, solo per vedere la gara rianimarsi.
Poveri spettatori! Centinaia di sterline investite in uno show per nulla eccitante, senza divertimento, senza acuti. Già perché si è trattata di una gara piatta. Superati i primi giri Alonso ha condotto la sua tipica gara: poco margine sul secondo ma strategia perfetta che ha contribuito a fargli ottenere un margine, a fine gara che sarà di 13’’ su Schumacher, piazzatosi secondo, in una gara incolore. Stessa gara per Raikkonen, Fisichella, Massa e tutti gli altri.
E si riaccende il confronto-dibattito sullo spettacolo.
Chi ha avuto la fortuna di assistere alla gara di GP2 è rimasto letteralmente senza parole. Il giovane talento Hamilton, all’esordio conduce il campionato, ammazzandolo gara per gara. Un solo aggettivo per questi ragazzi e per questa serie: irresistibile. Il confronto non regge con questi mondiali e la Fia non è in grado di trovare il metodo per dare quel pizzico di brio che una serie di questo livello necessita.
Volevano ridurre la velocità e non ci sono riusciti, volevano aumentare lo spettacolo e non ci sono riusciti. La Fia ha semplicemente fallito.
Bisogna trovare rimedi, non cambiando la location dei tracciati come piace al caro Bernie.
Silverstone, Monza, Spa, non possono e non devono essere cancellate dal mondiale solo per esigenze economiche. Se mancano gli spettatori sui tracciati che hanno fatto la storia delle corse, la cosa più doverosa da fare è rendere la categoria di nuovo interessante dando sfogo alle idee dei progettisti.
Affinché né Nuvolari, né Ferrari, né MacLaren né Senna si rivoltino nelle tombe invocando quei duelli che hanno dato gloria alle leggende.