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15/07/2023 17:35:00

Formula E, caos a Roma: Vince Evans dopo un grave incidente e due ripartenze


Altre categorie di Alessio Ciancola

Spettacolo elettrizzante: appaiono queste le parole più adatte, seppur scontate, per descrivere lo spettacolo offerto dal tredicesimo round 2023 del campionato del mondo di Formula E. Uno spettacolo durato 25 giri: una breve durata, rispetto ad altre categorie, nel quale però non sono mancati crash, safety car, sorpassi, azione e colpi di scena. Tutto ciò insomma, è quanto si è visto sul tracciato cittadino dell'Eur, nella tappa numero tredici del campionato di monoposto elettriche, la prima delle due gare, che la Capitale ospiterà nel weekend.

Dopo la qualifica che, come raccontato, è stata rivista dallo scorso anno, anche la gara si è dimostrata all'altezza delle aspettative, regalando show sin dalla partenza. Dopo pochi metri, di fatto, si è avuto un contatto tra due vetture alla frenata nella zona che passa davanti a Confindustria e, che di fatto ha tolto dai giochi uno dei protagonisti principali della serie, Pascal Wehrlein (poi di nuovo coinvolto in un crash in una fase successiva di gara). Evento a cui, dopo un primo sgranamento del gruppo (con Bird, Evans, Fenestraz, Rast e Dennis a fare la lepre) è seguito il crash della Andretti di André Lotterer che ha generato un periodo giri dietro Safety Car.

Al giro 9 si è registrato invece un grave incidente innescato da Bird che, perdendo la macchina in rettilineo, è stato centrato dalle vetture che seguivano: la Maserati di Mortara, l'Envision di Buemi, la Cupra di Frijns, la Porsche di Wehrlein e la Maserati di Mortara. Una carambola che, dato l'impatto ha causato una bandiera rossa per permettere ai commissari di togliere i detriti e di ripristinare la sicurezza in pista. Una neutralizzazione a cui è poi seguita una ripartenza, con un nuovo ordine della griglia.

Dalla ripartenza al giro 10 (dopo una breve bagarre iniziale al vertice) la gara è stata basata sulla tattica, strategia. I piloti, specie quelli di testa, si sono concentrati (con il box) sulla gestione della batteria, andando a trovare il compromesso ottimale per trarre il massimo della performance, senza perdere troppa carica. Non solo, ma la gestione di gara ha implicato anche un oculato utilizzo degli attack mode (con un tempo massimo di 8 minuti per pilota), andando ad attivarli nei momenti adatti e perdendo il minor numero possibile di posizioni. Per chi non lo sapesse, infatti, l'attack mode si attiva centrando due checkpoint fuori dalla traiettoria usuale che, fornisce si più prestazione, ma porta a perdere una o più posizioni.

Tutta l'attenzione dell'evento, come logico sia, si è poi incentrata sulla lotta per la vittoria, che ha visto tre o quattro piloti battagliare per il trionfo. Nelle prime tornate dopo il restart, ad avere la meglio sono stati Fenestraz, Dennis e Evans, a cui si sono poi aggiunti anche Cassidy e Gunther. Con il susseguirsi dei giri a trarre maggiori benefici dagli attack mode e dalle dinamiche di gara è stato Mitch Evans.
Il Neozelandese, una volta presa la leadership si è trasformato in lepre, mostrandosi capace di mantenerla sino alla bandiera a scacchi (calata al giro 27 dopo l'addizione di gur giri extra da parte della direzione gara), aprendo anche un discreto gap sui rivali e vincendo con relativa tranquillità.

Un successo, quello di Evans che segna per lui l'ennesima conferma del suo feeling con la città eterna, in quanto quello di oggi è per lui quarto successo in terra Italiana, che bissa il trionfo ottenuto del 2022, sempre su Jaguar. Archiviato un frizzante, non poco caotico appuntamento, la Formula E non si ferma neppure un secondo, poiché già nella giornata di domani, sempre sul tracciato cittadino di Roma, si disputerà il quattordicesimo round stagionale che, ne siamo certi, regalerà spettacolo quantomeno come la gara odierna.

Foto copertina twitter.com