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26/07/2023 13:55:00

Vasseur: «La vera impresa di Todt è stata sopravvivere ai primi sette anni di sconfitte»


News di Giuseppe Canetti

Nel corso della lunga intervista rilasciata a Il Corriere dello Sport, Frederic Vasseur si è soffermato su Jean Todt sottolineando di non ispirarsi al modus operandi del suo illustre predecessore. Nell'ambito del discorso sul momento che sta attraversando della Ferrari, il francese ha anche fatto una considerazione emblematica riguardo cosa vuol dire lavorare a Maranello.

Vasseur, Todt e la ricetta del successo

Come dicevamo, Vasseur ci ha tenuto a spiegare che le sue metodologie di lavoro non si basano sul «pugno di ferro», strategia tramite la quale Todt riusciva mantenere l'equilibrio in Ferrari durante gli anni passati a Maranello. "Non è il mio sistema, e quelli erano altri tempi. Io in squadra devo convincere ognuno che possa fare la differenza. Al pugno di ferro preferisco la psicologia", afferma l'attuale team principal de Cavallino.

Quando poi gli è stato chiesto «cosa manca al team per tornare a vincere il campionato?», il francese ha risposto dicendo: "Ciò che è mancato a Todt tra il 1993 e il 2000, eppure gli ingredienti erano completi: c’era Jean, c’era Schumacher, c’erano gli ingegneri giusti, c’era la Bridgestone, c’era la Marlboro. C’era la Ferrari! Ma non tutto  funzionava e hanno dovuto sincronizzarsi per riuscirci". Infine ha concluso facendo la seguente considerazione: "La vera impresa di Todt è stata sopravvivere ai primi sette anni di sconfitte, più che vincere per i successivi sette".

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