Leggi l'articolo completo su formula1.it

01/08/2023 18:10:00

Il girone di ritorno della Scuderia Ferrari: lunga agonia o opportunità di sviluppo?


Articolo di Roberto Cecere
Per la prima volta da tempo immemore, la superiorità di una monoposto non è messa in discussione da alcun tipo di sospetto da parte della concorrenza, almeno dal punto di vista tecnico. Lo scoramento dei rivali è il termometro degli attuali rapporti ...

La tappa nella suggestiva cornice del circuito di Spa Francorchamps ha concluso la prima parte della stagione 2023, dominata in lungo e in largo dal binomio Red Bull / Verstappen. Uno strapotere senza precedenti, impreziosito da dodici vittorie su altrettante gare. Per la prima volta da tempo immemore, la superiorità di una monoposto non è messa in discussione da alcun tipo di sospetto da parte della concorrenza, almeno dal punto di vista tecnico. Fattore che conferisce maggiore ammirazione verso l’ultima creatura nata dal genio di Adrian Newey. Lo scoramento dei rivali è il termometro degli attuali rapporti di forza: la monoposto del team di Milton Keynes è considerata praticamente irraggiungibile nella stagione in corso. Le scuderie sono ormai rassegnate a contendersi lo scettro di antagonista del team austriaco. Il rilascio degli update alle specifiche di base delle vetture del “midifield” ha prodotto diversi avvicendamenti in termini prestazionali. Aston Martin, Ferrari, Mercedes e infine McLaren hanno tratto giovamento nella evidente convergenza verso il paradigma aerodinamico adottato da Red Bull sin dalla scorsa stagione.


La SF-23 “Evo” che ha debuttato nel gran premio di Spagna

Tuttavia la storia della Formula 1 insegna che replicare una soluzione tecnica non è garanzia di successo, specie se integrata in un sistema complesso progettato in base a razionali completamente differenti. In tale contesto è necessario considerare che il team campione del mondo potrebbe non avere ancora espresso volontariamente il massimo potenziale del mezzo per non attirare le attenzioni dei padroni del vapore (FIA e Liberty Media, nda) poco soddisfatti di un campionato soporifero. Cosa è lecito pertanto attendersi nella seconda metà della stagione con particolare riferimento al Cavallino Rampante? 

 

F1. Gli obiettivi della rossa nella seconda parte della stagione

I risultati sinora conseguiti dalla storica scuderia modenese sono assolutamente insoddisfacenti in relazione alle aspettative della vigilia. La SF-23, logica evoluzione della F1-75, ha mostrato sin dai test in Bahrain mancanza di carico aerodinamico, vero marchio di fabbrica della monoposto 2022, almeno prima della effettività della direttiva tecnica TD039. L’impossibilità di sfruttare la flessibilità del fondo (Flexi Floor) nella parte posteriore della vettura ha di fatto “mutilato” la F1-75 e conseguentemente il progetto 675 concepito per sfruttare la zona grigia del regolamento tecnico sapientemente sfruttata dagli ingegneri di Maranello.

Il pattino della F1-75 (plank) suddiviso in tre sezioni (Skid block)

Il cambio di rotta in Spagna con il debutto di una sorta di versione “B” della SF-23 ha certificato che l’originale filosofia aerodinamica sposata dalla rossa all’alba della nuova generazione di monoposto ad effetto suolo, non aveva più margine di sviluppo. Anche se in modo meno “vistoso” la rossa ha iniziato il processo di convergenza verso il concept aerodinamico di riferimento. A partire dal gran premio in terra iberica, i risultati della rossa sono stati molto altalenanti al punto da disorientare l’area tecnica del Cavallino Rampante. La SF-23 nella versione evoluta convive con il sottile equilibrio tra prestazione assoluta e consistenza sul passo gara. La tappa in Belgio ha fornito riscontri positivi in merito al “tyre management” non dimenticando che Leclerc nell’ultimo stint di gara ha dovuto gestire il quantitativo di carburante. Probabilmente il team di Maranello continuerà il lavoro progressivo di affinamento della vettura in modo analogo a quanto effettuato da Mercedes nella scorsa stagione con la W13”B”. Il regolamento tecnico prevede che i test in galleria del vento siano disciplinati secondo una sorta di “scala mobile” che assegna la percentuale di Aero Test in relazione alla classifica costruttori. Da Luglio fino al termine della stagione la Scuderia Ferrari disporrà di circa il 22% in più di Aero Test e nove “run” per ogni settimana in più rispetto a Red Bull.

Limiti test aerodinamici nel periodo Luglio / Dicembre 2023

Ovviamente la maggiore possibilità di testare aggiornamenti in galleria del vento è strettamente vincolata al residuo sul budget della storica scuderia italiana. Qualora ci fossero risorse economiche a sufficienza per realizzare fisicamente quanto testato nei Wind Tunnel, la rossa potrebbe certamente trarne beneficio, cercando di assottigliare il gap con Red Bull e distanziare la diretta concorrenza del midfield. Molto dipenderà anche dalle scelte strategiche del management di Via Abetone. Se lo sviluppo della SF-23 nei prossimi 10 gran premi sarà considerato di vitale importanza per il progetto 676 allora Leclerc e Sainz potranno vivere una seconda parte della stagione più gratificante. Viceversa se i vertici di Maranello non seguiranno il precedente Mercedes che sviluppò la W13”B”  fino ad Austin 2022 ritrovandosi a inizio 2023 nella medesima posizione della precedente stagione, allora le prossime gare in calendario potrebbero essere davvero complicate.