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14/08/2023 06:45:00

Hakkinen: «Che carattere Norris-Piastri. Hamilton? Serve un calcolo freddo. Io e Schumi...»


News di Giuseppe Canetti

8Nella lunga intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, oltre a soffermarsi sulla Ferrari, Mika Hakkinen ha spaziato tra passato e presente della Formula 1 facendo alcune considerazioni molto interessanti. Dal dominio della Red Bull e di Max Verstappen alla sorpresa McLaren, dalla 'coppia' migliore della storia al futuro di Lewis Hamilton: vi proponiamo un estratto delle sue parole.

Hakkinen a tutto campo tra passato e presente della F1

"Sì, me lo aspettavo. Conosco bene Adrian Newey, con le sue auto ho vinto i miei due Mondiali, e ogni volta che ci sono cambiamenti tecnici tira fuori un progetto vincente, trova soluzioni intorno alle nuove regole", risponde Hakkinen quando chiamato a commentare il dominio della Red Bull tra fine 2022 e inizio 2023. Quanto allo strapotere di Max Verstappen, invece, il finlandese afferma: "Fossi nella posizione di Max sarei felicissimo! Quando correvo per la McLaren e vincevamo non ascoltavo i commenti, ero solo molto contento... Ogni generazione che sboccia in uno sport è migliore della precedente, da un certo punto di vista. Quello che la F.1 attuale chiede a piloti davvero giovani è di un'intensità incredibile, dal lato tecnico e psicologico oltre a quello della guida. Hai più strumenti a disposizione, certo, e in passato non esistevano, ma devi anche essere molto consistente. Quando un nuovo campione arriva al vertice conosce meglio come affrontare qualifiche e gara, la gestione delle gomme, tanti dettagli in più. Il talento, ciò che un pilota 'sente', non cambia. Quello è qualcosa di naturale. Cambia ciò che lo circonda e aiuta a svilupparlo".

Questa Formula 1 è attualmente nel segno di Max Verstappen. Ma nel paddock si aggirano diversi giovani talenti che potrebbero presto contendere la corona all'olandese. "La coppia Norris-Piastri mi piace molto: la loro personalità, il carattere, il lavoro di squadra che fanno, come comunicano, per me sono i giovani su cui puntare", spiega Hakkinen, che poi lancia la McLaren in ottica 2024: "Chi può diventare l'anti-Red Bull? È un po' difficile dirlo adesso ma vedo bene la McLaren. Conoscendo come lavorano a Woking, e considerando i grandi progressi che hanno fatto negli ultimi due mesi, mi sono fatto l'idea che possano crescere molto già quest'anno e anche il prossimo".

Dalle giovani promesse al futuro di Hamilton: "Lewis è un grandissimo campione, anche per come è cresciuto durante gli anni in termini di umanità, il modo in cui comunica come pilota e come persona. È nella natura di chi corre in F.1 cercare qualcosa di diverso per vincere, ma quando ti guardi intorno spesso vedi cosa manca agli altri team rispetto al tuo. Deve analizzare il futuro della Mercedes: chi progetterà le prossime monoposto, la motivazione di tutti, i soldi a disposizione. Ci sono tanti aspetti che concorrono a far prendere una decisione, che è in parte emotiva ma le emozioni te le devi dimenticare. Serve un calcolo freddo ed è difficile quando insieme a una scuderia hai conquistato tanti successi. I ricordi rendono faticoso cambiare. Ma con la sua esperienza può vedere cosa succederà negli anni a venire: se ci sono energia, le persone giuste, gli ingredienti per tornare a vincere".

A un certo punto, ad Hakkinen viene chiesto «Se fosse un team principal, che piloti ingaggerebbe?». Il due volte campione del mondo se ne esce facendo la seguente analisi: "Se vuoi assumere un pilota ci sono milioni di aspetti da considerare: velocità, prestazioni, comunicazione, intelligenza, capacità di motivare il gruppo, appeal di marketing, tanti elementi che possono influenzare la scelta. Devi anche capire come andrà la tua squadra: se lotti per il decimo posto che pilota ti serve? Se invece ti giochi il Mondiale chi ci vuole?". Poi conclude dicendo: "Credo che alla fine, guardando alla storia, la miglior coppia in assoluto sia stata quella formata da me e Michael Schumacher!".

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