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19/08/2023 16:25:00

Terruzzi: «A Verstappen serve un altro sforzo per essere vincente»


News di Prisca Manzoni

Max Verstappen sta conquistando un successo dietro l'altro in pista, e a soli 25 anni ha un palmares di 45 vittorie e 2 titoli mondiali. Questi dati sembrano portarlo di diritto nel mondo del grandi campioni, di cui fanno parte Schumacher, Vettel e Hamilton, sono per citarne alcuni. Eppure, sembra che il pubblico fatichi ad inserirlo in questa categoria, non mostrando molto apprezzamento per quello che sta ottenendo. Secondo Giorgio Terruzzi, dietro questo fenomeno ci sarebbe un aspetto su cui l'olandese deve ancora lavorare: diventare apprezzabile dalle masse. 

Il nativo di Hasselt, infatti, è sempre stato schivo con i media e non ha peli sulla lingua, il che lo rende talvolta scontroso e antipatico agli occhi dei più. Al contrario, altre stelle del motorsport hanno avuto un'espozione mediatica che si è estesa anche a chi di Formula 1 si intende poco. "Mi domando se basti ancora vincere, anzi stravincere, per determinare un'autentica crescita di popolarità e di consensi. In passato certamente sì. in ogni categoria sportiva. La differenza, allora, ancora più di oggi, la fanno i protagonisti, non soltanto in quanto campioni di una particolare disciplina, ma in quanto personaggi capaci di compiere gesti inattesi e clamorosi", ha scritto il giornalista su Autosprint. 

I casi di Hamilton e Schumacher

Un caso clamoroso di questa comunicazione coinvolgente è Lewis Hamilton, che da sempre ha avuto una presenza mediatica importante ed è noto anche nello star system di Hollywood, o comunque lontano dalle piste. "Hamilton è stato ed è ancora un esempio felicissimo. Sempre pronto, da pilota vincente, di andare oltre, occupandosi di temi sociali, di moda, di musica, eccetera eccetera. Con la rete, in particolare, Lewis, al pari dei suoi coetanei, è stato molto abile nell'individuare canali diversi sui quali muoversi, generando una costante, crescente attenzione inevitabilmente connessa al mondo in cui agiva, la Formula 1. Lui , più di Vettel - un disastro su questo fronte - più di Schumacher, che comunque viaggiava su un crinale a parte, in quanto pilota vincente con la Ferrari, in quanto attore molto lontano da questo se ci riferiamo all'uso dei social media".

"Ecco Verstappen. Fa abbastanza? Non so, non mi pare. Un grande pilota, certo. Un fenomeno, ovvio. Ma forse non ancora un vero beniamino, una figura capace di mantenere chi dalle corse tiene ancora una certa distanza. Le sue parole sono ancora dedicate al lavoro, ed è difficile cha Max si esponga su temi che pure riguardano la sua generazione, non brilla per simpatia. Al contrario di Norris, per esempio, che per certi versi risulta più coinvolgente di lui pur non riuscendo a vincere un Gran Premio. Non pretendo che Verstappen faccia qualcosa che non appartiene al suo carattere, ma ho la sensazione che serva qualche sforzo in più, proprio per toccare corde diverse dall'ammirazione nei confronti di un vincente cronico", ha concluso il giornalista.

 

Foto copertina www.facebook.com

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