Max Verstappen ha uno dei contratti più lunghi della storia, essendo vincolato con la Red Bull fino al 2028. Il binomio tra l'olandese e la squadra sembra imbattibile al momento, ma il loro rapporto non è sempre stato così semplice. Per anni, infatti, il giovane era bloccato in un team che non riusciva a raggiungere la Mercedes e, a parte qualche vittoria occasionale, c'era il rischio che il suo talento venisse sprecato. Non sono quindi mancati dei momenti in cui il suo futuro era in dubbio.
"Ho pensato: funzionerà ancora qui? Ma alla fine siamo sempre tornati insieme. Sono successe molte cose all'interno della squadra nel corso degli anni. Basta guardare il cambio di fornitore di motori, da Renault a Honda, e il modo in cui ora sta lavorando sul proprio motore. C'era sempre qualcosa da aspettarsi. Questo è stato il fattore decisivo per estendere il mio contratto", ha ammesso il due volte campione del mondo al De Telegraaf.
Il clima che c'è in casa Red Bull è unico. La squadra, infatti, è da anni che ruota attorno a Verstappen, avendo voluto scommettere su di lui sin da quando era giovane, e adesso lui è diventato un vero leader nella sua nuova famiglia. Tutti ascoltano i suoi consigli e le sue provocazioni, senza però farsi mettere i piedi in testa, come ha dimostrato Gianpiero Lambiase. Eppure, per smuovere un po' le acque, il giornalista Eric Van Haren gli ha chiesto se fosse possibile per lui spostarsi in un team come Mercedes.
“Lì è davvero un ambiente molto diverso. È sempre importante essere se stessi e continuare a dire le cose come stanno, allora non mi importa dove sia. Se una squadra mi vuole davvero in una situazione del genere, si possono anche aggiustare leggermente alcune cose. Poi ci si riunisce, per così dire. Al momento, ovviamente, non è affatto così. In passato non avrei mai potuto immaginare di raggiungere questo successo. Sognavo di raggiungere la Formula 1 e magari un giorno guidare per un top team. Questo è ciò per cui ho sempre lavorato. Se le persone ora iniziano a gridare che è noioso, così sia. Conosco anche l'altra faccia della medaglia. Non credo sia affatto noioso", ha risposto l'olandese.