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20/10/2006

GP Brasile - Prove libere


Gran Premio di Walter Mesiti

È nella terra di Senna che si chiuderà un'era storica di questa Formula 1 moderna. È sul circuito di San Paolo, intitolato a Carlos Pace, che la Ferrari proverà con tutte le sue forze a centrare quell'obiettivo oramai lontano, ma messo bene a fuoco, dei due titoli iridati.
Come ci ha insegnato lo stesso Michael, è decisamente meglio essere realisti: il titolo Piloti è nelle mani di Alonso, ma quello Costruttori è in bilico tra le due squadre che hanno dominato questa strana ed indimenticabile stagione. Sarà l'ultimo weekend di gara in carriera per uno straordinario pilota che, statene certi, non smetterà di dare spettacolo e stupire i più scettici.
La Formula 1, negli anni, è andata a identificarsi sempre di più con Michael: i piloti del futuro dovranno per forza avere alcune (se non parecchie) attitudini di questo ragazzo che viene dal Nord della Germania, che non ha perso la testa nonostante le innumerevoli centinaia di milioni di euro guadagnati nel corso della sua vita da driver, che si immerge in quella macchina rossa, accende quello sguardo concentrato e compie magie lì in pista. Sembra quasi incredibile, ma tra 48 semplici e banali ore, la storia conoscerà nuove strade, nuove domande, nuove sensazioni. Sarà la storia del dopo-Michael. Tra qualche mese avrà ben 38 anni (giovane nella vita, "grande" per questo sport), eppure negli ultimi test di Jerez si è comportato come la più veloce delle giovani star. Ecco perché Schumacher è e resterà unico: perché non ha perso praticamente niente nel corso di questi anni, anzi ... ha perso mondiali su mondiali, questo sì, per "scorrettezza" e per tanti guai (inutile ripetere la storia della storia), e poi ha definitivamente coperto se stesso e Maranello di gloria, senza fermarsi, dal 2000 fino a due anni fa. Probabilmente è  per questo che la BMW Sauber ha scritto un grazie a Michael sulle sue monoposto in occasione delle libere odierne. Perché, come dicevo prima, questa Formula 1 deve ben più di qualcosa al primo e unico epta-campione del mondo della categoria.
A San Paolo si è dunque svolta la prima giornata del weekend conclusivo della stagione 2006, e a dominare sono stati gli oramai celebri terzi piloti, i quali dall'anno prossimo non potranno disporre di una vettura tutta per se, bensì dovranno condividerla con i due titolari (solo nella giornata del venerdì, ovviamente).
Nel corso della prima sessione odierna alcuni team non sono neanche scesi in pista (Renault e Ferrari in primis), mentre nella seconda hanno girato tutti. Il tempo più rapido, in proposito, lo ha fatto segnare Alexander Wurz, su Williams, seguito da Davidson (su Honda) e Vettel (su BMW). Michael Schumacher ha siglato il sesto tempo; Fernando Alonso il decimo. Per i due piloti, e conseguentemente per le due rispettive squadre, ci saranno tattiche decisamente differenti: la Ferrari non ha nulla da perdere nel tentare una realizzabile doppietta, infatti Michael monta un V8 con una soglia di giri più  elevata rispetto alle unità precedenti, anche perché si tratta di un propulsore che dovrà coprire solo la distanza di quest'ultimo fine settimana. La Renault, invece, non cercherà la prestazione assoluta, bensì una chiara affidabilità che garantisca il successo in entrambi i titoli, privilegiando ovviamente il piazzamento in zona punti di Fernando, a cui basterà anche un'ottava piazza per laurearsi per la seconda volta campione del mondo. Le qualifiche si svolgeranno domani, quando in Italia saranno le ore 19. L'ultimo atto è già cominciato!