Leggi l'articolo completo su formula1.it

10/10/2023 12:30:00

Terruzzi elogia Piastri: «Pochi errori e nervi saldi. È un fuoriclasse»


News di Prisca Manzoni

In GP del Qatar si prospettava essere l'ennesima sfilata di Max Verstappen, una prova di forza in cui l'olandese avrebbe dominato ogni sessione, agguantando così il suo terzo titolo mondiale. Eppure, da dietro le quinte è spuntato un ospite improvviso: Oscar Piastri, poleman e vincitore della Sprint Race nella giornata di sabato. Il talento del rookie non è nuovo nel paddock, dato il suo palmares impressionante e la sua crescita costante nel corso della stagione, fino al primo podio a Suzuka, ma forse nessuno si aspettava che il giovane riuscisse ad emergere così tanto, e tenere testa al gruppo "dei grandi".

Per questo, in un articolo pubblicato su Autosprint, Giorgio Terruzzi ha speso molti complimenti verso l'australiano, sottolineando che lui è fatto della stessa pasta degli altri "predestinati": "Occhio perché 'sto ragazzino punta in alto e ha il fisico per farlo, anche se a prima vista sembra un paciarotto appena uscito dall'asilo dove si è molto divertito a giocare con il pongo. Invece, una bestiolina tutta classe e grinta, come preannunciato dai primi paragrafi di un curriculum esemplare. Di quelli che segnalano i tipi tosti. Giovanotti che hanno imparato prestissimo a montare la panna, i predestinati insomma, scusandomi per l'uso del termine, abusatissimo. Dunque, stiamo parlando di un campione che da emergente, è emerso nel giro di pochissime corse, cambiando categoria, trovandosi in mezzo ai migliori della pista".

Il problema é di Norris

Ciò che il giornalista indica come il punto di forza dell'australiano la sua maturità e la capacità di manternere i nervi saldi. Anche in una situazione difficile come il gran premio a Lusail, il pilota ha stretto i denti ed è andato avanti. Al contrario, il suo compagno di squadra sembrava abbattuto, vedendo il novellino stargli davanti. "Lui: mai fatta una piega. Pochi, pochissimi errori. Non solo: un rendimento da padronanza acquisita in un battibaleno, al punto da mettere in crisi persino Lando Norris, dato come capogita dentro la McLaren, accreditato di punteggi stellari da grandi e piccini.  Un crescendo davvero impressionante, confermato dal secondo posto conquistato nella gara vera (ammesso che si possa considerare una gara quel casino gommistico) al termine di una corsa faticosissima sul piano fisico, tiratissima per i due della McLaren, con Norris lanciato al suo inseguimento con i nervi, comprensibilmente, esposti. Oscar? Niente. Ha tenuto, ha replicato nel finale all'assalto del compagno, ha viaggiato addirittura sui ritmi di Max in avvio, anche se Verstappen ormai guida con una serenità da plenipotenziario che rende quasi impossibile valutare i dettagli", ha scritto Terruzzi.

In ogni caso, la McLaren ha tra le mani due gioielli, che si è prontamente adoperata per riconfermare almeno fino al 2026. Una volta terminato il contratto, però, sarà forse il caso che si guardino attorno. "Il problema, pensando a Piastri, riguarda il futuro prossimo. Sino a quando resterà alla McLaren, con tutto il rispetto, non è che possa ambire al firmamento. Ma è sul suo nome che si svilupperà una certa battaglia tra i team che contano nel giro di qualche annetto, perché se sono questi i dati nella stagione dell'esordio, beh, significa che abbiamo a che fare con un altro fuoriclasse. È presto per dirlo? Forse, perché un conto è fare il fenomeno partendo da zero, un altro è reggere la pressione quando sei in vetrina. Ma la faccia serafica, la qualità del gesto, la tenuta nervosa, piazzano Oscarino in una posizione di assoluto rilievo pensando alla Formula 1 che sarà. Il problema, al momento, sembra solo di Norris, per qualche verso la prima vittima potenziale dentro un confronto che Lando deve assolutamente modificare da oggi alla fine del Mondiale. Poi si tratterà di capire dove sta il limite di questo ragazzino di Melbourne che ha compiuto i 22 anni il 6 aprile scorso, che pare riservato come un porcospino, che speriamo manifesti qualche sgurz anche fuori dall'abitacolo, cambiando un po' l'andazzo. Un altro campione certo e giovanissimo, un altro ragazzo che personaggio non sembra proprio. Ma è presto per ulteriori richieste. Basta ciò che sta combinando mentre guida, mentre cova, mentre regge la pressione, manifestando una autorevolezza da vecchio marpione. Ma certo, per ora basta e avanza cosi", ha concluso il giornalista.