Nella rassegna stampa del lunedì post GP degli Stati Uniti, i quotidiani si sono scagliati pesantemente contro la Ferrari. Vediamo insieme alcuni titoli e commenti sulla Rossa.
Il Corriere della Sera intitola "Leclerc dalla pole all'incubo", raccontando che il sogno della vittoria non è durato neanche 100 metri per il monegasco, bruciato alla partenza da Lando Norris.
"La Ferrari negli USA si è sciolta nella solita illusione del giro secco", scrive Sparisci, ricordando come negli ultimi anni la squadra di Maranello abbia convertito pochissime pole position in vittorie.
Infine un'analisi sulla strategia a una sosta, rivelatasi quella sbagliata, ma che non ha compromesso totalmente la corsa: "Anche senza quell’azzardo [di effettuare un solo pit stop], comunque, il podio non era alla portata di questa Rossa".
"Leclerc non ha le ali" è il titolo del quotidiano con sede a Torino.
"La scelta della Ferrari fa storcere la bocca", commenta De Ponti riferendosi alla scelta della strategia a una sosta.
"Follia fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi", scrive la Gazzetta dello Sport citando Albert Einstein. "Ma quando devi competere contro Max Verstappen e la Red Bull, tanto vale provare a inventarsi qualcosa", afferma Mario Salvini sulla strategia della Rossa.
"Charles Leclerc ha definito in radio la strategia alternativa a quella che si sapeva avrebbero messo in pista gli altri. Ovvero provare ad arrivare fino in fondo fermandosi una sola volta. Tentativo riuscito, peccato che però abbia sortito appena un misero sesto posto. Per uno partito dalla pole una vera debacle", aggiunge.
Il Corriere dello Sport, invece, si è soffermato sulla buona prestazione di Carlos Sainz: "Leclerc parte in pole: tattica disperata a una sosta, alla fine chiude 6°. Meglio Sainz, 4° come la Rossa".
"Ieri ci ha provato con Charles Leclerc su una sola sosta. Ma la SF-23 non è tenera con gli pneumatici e Charles ha finito in calando, sesto dopo essere partito dalla pole, e in foto finish su Russell che in un’altra manciata di metri lo avrebbe anche acciuffato", prosegue.
Eppure, secondo Fulvio Solms, il passo della SF-23 non sarebbe stato comunque sufficiente per ottenere un podio: "Il ritmo delle Rosse non era adeguato, come s’è subito visto".
Insomma, un altro weekend negativo, sia a livello strategico che di velocità in gara, per la Ferrari, aspettando sempre più ansiosamente il 2024.
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Foto copertina www.ferrari.com
Foto interna www.ferrari.com
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