Al GP degli Stati Uniti sembrava che ci potesse essere un nuovo vincitore, qualcuno che fermasse la scia di successi di Verstappen e della Red Bull. Eppure non è stato così, dato che un'ottima strategia, unita al talento dell'olandese, lo hanno fatto salire sul gradino più alto del podio. Niente da aggiungere sulla prestazione dei campioni del mondo, che hanno ribadito il motivo per cui sono stati così superiori tutto l'anno.
Anche Gian Carlo Minardi non ha avuto che espressioni positive per il team di Milton Keynes, come scrive nel suo sito. "Va in archivio una delle gare più tattiche della stagione. Ancora una volta Max Verstappen si aggiudica la vittoria (è il cinquantesimo successo personale in carriera) dopo esser scattato dalla sesta fila. Una vittoria non facile e agile come tante altre, avendo tagliato il traguardo con poco più di due secondi di vantaggio su Lewis Hamilton. Ancora una volta l’olandese e la Red Bull conquistano sia il gran premio che la sprint, lasciando agli avversari solamente le “briciole”.
L'imprenditore ha poi voluto concentrarsi sul Cavallino, che ha perso una chance per la vittoria a causa di un azzardo che non ha ripagato. Al termine della gara ci sono state molte discussioni sulla scelta strategica, ma Minardi ha difeso quanto fatto dal muretto. "La Ferrari che non va oltre il quarto posto con Carlos Sainz, ma la vera notizia è la diversificazione di strategie tra i due piloti. Scelta che trovo assolutamente corretta. Sono convinto che il quarto posto sia il massimo risultato a cui potevano ambire. Al massimo avrebbero potuto portare a casa il quinto posto ai danni di Sergio Perez. Niente di più. Proprio per questo è stato giusto provare un qualcosa di diverso tra Leclerc e Sainz."
L'emiliano si è poi concentrato sul resto della griglia, specialmente su tutti coloro che navigano nelle retovie, ma che grazie alla squalifica di Hamilton e Leclerc hanno conquistato punti importantissimi nella loro lotta costruttori: "Yuki Tsunoda scala fino all’ottavo posto portando l’Alphatauri a sole due lunghezze dalla Haas, mentre per la prima volta entra nella top-10 il pilota Williams, Sargeant. Peccato per Fernando Alonso. Partito dalla pit-lane si è dovuto ritirare per un problema sulla vettura mentre era in top 10".