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16/03/2007

GP Australia - Prove libere


Gran Premio di Walter Mesiti
Ci siamo. L’era “post-moderna” della Formula Uno ha avuto il suo battesimo stanotte, quando in Italia erano le prime ore del mattino. Melbourne torna ad essere, dopo due anni, la gara d’apertura del mondiale, la prova che tutti stavamo aspettando.
Adesso si gioca a carte scoperte, l’eredità di Michael Schumacher fa gola a tanti e ci sono numerosissime premesse per vedere finalmente una serie di gare meno noiose e più accese di quelle cui abbiamo assistito negli ultimi anni.
Il tempo, in Australia, ha già fatto i suoi capricci: pioggia nella prima sessione di libere, pista più asciutta nella seconda ora. Chi ha dominato? Prima Alonso, dopo Massa. McLaren e Ferrari sono lì davanti, le prime candidate per il ko di inizio stagione, le squadre con le armi più affilate, due team che probabilmente si contenderanno in solitario la supremazia nel corso di questa stagione.
Nel corso della seconda e definitiva ora di libere del venerdì (in cui, tra le novità, si può utilizzare un propulsore diverso da quello che verrà usato sia sabato che domenica), oramai considerata “semplice” giornata di test, le Ferrari hanno messo dietro tutti: oltre alla prestazione di Massa, si è fatto vedere alle sue spalle un certo Kimi Raikkonen. E’ probabile che finora, test in Bahrain compresi, il finnico abbia semplicemente cercato di tenere momentaneamente da parte le sue carte vincenti, quelle doti per cui avrebbe un senso uno “stipendio” di un certo livello, ben superiore a quello di Felipe Massa e di tantissimi altri colleghi. Lui, Iceman, segue solamente la propria strada, senza farsi condizionare o emozionare da fattori che normalmente mettono sotto pressione la maggior parte dei piloti. Per questo la Ferrari lo ha scelto, per questo è soprannominato così, uomo di ghiaccio. Non è affatto improbabile aspettarsi un improvviso colpo di reni, una graffiante prestazione, proprio stanotte, quando alle quattro del mattino (in Italia) avranno inizio le prime qualifiche dell’era del dopo-Schumacher.
La Ferrari c’è davvero, forse è attualmente la squadra più avanti di tutte, con la McLaren che insegue a corta distanza. Sì, perché nel team inglese non c’è soltanto Fernando Alonso (classificatosi settimo quando la pista si è asciugata nella seconda ora), ma anche un giovane ventiduenne di nome Lewis Hamilton, quarto prima e terzo dopo, alle spalle proprio di Raikkonen, con un decimo di ritardo sul driver in rosso. Hamilton, veloce e “passionale” nei confronti del suo mestiere, ha iniziato bene e ci auguriamo che non deluda le aspettative: la categoria ha un disperato bisogno di nuovi talenti come lui, pronti a sfidarsi e a sfidare i colleghi più anziani.
Bagarre, velocità, spirito sportivo, competizione, spettacolo: sono questi gli ingredienti che ormai da una vita invochiamo a voce alta in questo sport. Che il 2007 sia l’anno della svolta, il primo di un nuovo capitolo, in cui contino un po’ meno i soldi e molto di più l’umanità e l’amore per le corse. Intanto, senza affondare troppo dolcemente nei sogni, godiamoci questo primo weekend di gara della stagione…