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17/11/2023 06:30:00

Quando Las Vegas decretava un destino


Articolo di Paolo Marcacci
Mettiamo per un attimo da parte l’attuale, bellissimo “Strip circuit” e torniamo indietro di quarant’anni e qualche dollaro, alle spalle del Caesar Palace, in quella specie di kartodromo che era il vecchio circuito di Formula Uno …

Mettiamo per un attimo da parte l’attuale, bellissimo “Strip circuit” dove Verstappen e colleghi daranno luogo a un circo tra i circhi, per così dire, tra accelerazioni mostruose e freni da scarnificare, prima delle curve a gomito. 

Torniamo indietro di quarant’anni e qualche dollaro, alle spalle del Caesar Palace, in quella specie di kartodromo che era il vecchio circuito di Formula Uno, non permanente, dove si correva anche il Campionato Champ Car. Proprio quello, con le monoposto che zigzagavano di continuo e i punti in palio che in quelle uniche due occasioni non furono mai granelli di sabbia del deserto del Nevada, che il vento li soffia chissà dove: nel 1981 e 1982, fu esattamente come dice Joe Pesci in “Casinò” di Scorsese, ossia tutte le questioni si risolsero nel deserto, perché Las Vegas scelse entrambe le volte colui che sarebbe stato abbracciato dalla corona d’alloro sotto il cappellino sponsorizzato. 


Alan Jones va in testa alla partenza del GP di Las Vegas '81

Il 17 ottobre 1981 Carlos Reutmann partiva in pole position e con un punto di vantaggio nella classifica mondiale su Nelson Piquet: Williams contro Brabham, con la Ligier di Laffite che si sarebbe giocata le sue chance partendo sei punti sotto. Le possibilità del favorito implosero con uno stacco di frizione: il Gaucho triste Reutmann scivolò indietro, il suo compagno alla Williams, il Campione in carica Jones, si involò verso la sua ultima vittoria in Formula Uno, Piquet e Laffite cominciarono a correre e rincorrere con la testa, più che sulle gomme; equilibrio estremo nel loro duello, a ogni staccata, con Reutmann fuori dai giochi e dai punti. Piquet quinto, Laffite sesto, sotto la bandiera a scacchi: così l’irriverente brasiliano si issò per la prima delle sue tre volte in cima al mondo, il francese si era appena giocato la sua irripetibile possibilità, l’argentino tolse la maschera di amianto, dopo il casco, rivelando nelle pupille la pausa del sole quando l’eclissi lo attraversa. Alle spalle di Jones e del secondo classificato di giornata, Alain Prost, una faccia di casa nostra, familiare come può esserlo quella di un vicino di casa: sul terzo gradino del podio sorrideva Bruno Giacomelli, dopo aver riportato per un giorno l’Alfa Romeo laddove per troppo tempo era mancata. 


Piquet cerca di non cadere, sostenuto dal presidente della FIA Jean-Marie Balestre, con il neo vincitore della gara Alan Jones alla loro destra.

Storia di prime volte e baci di Diana Ross tra tappi di champagne: Las Vegas ‘82 è di nuovo padrona delle sorti, come l’anno precedente; la stagione è quella maledetta in cui Gilles Villeneuve aveva perso la vita e Didier Pironi si era maciullato le gambe: la Rossa deve inseguire uno spicchio di destino con Tambay e Andretti, subentrati in corso d’opera. 

A comandare la classifica il baffuto Keke, ossia Rosberg padre, che ha vinto una sola gara ma si è spesso piazzato bene, con la sua Williams; a minacciarne le velleità iridate è un veterano: il britannico John Watson, su McLaren, il quale però ha bisogno del massimo exploit possibile, partendo da cinque punti di svantaggio. Imprendibili in qualifica, le Renault di Arnoux e Prost evidenziano fragilità; Watson imposta una gara arrembante, nel corso della quale riesce a ghermire il secondo posto, davanti al’”americanino di Roma” Eddie Cheever, terzo classificato, mentre il titolo diventa proprietà esclusiva di Rosberg, quinto e Campione del mondo.



Cosa manca, o chi, nel nostro resoconto? Ah, già: il bacio più bello di Diana Ross sul podio è per un ragazzo dai modi solenni e dal sorriso timido, sotto un ombrello di riccioli, che a il 25 settembre del 1982 degusta il primo sorso di vittoria; si chiama Michele Alboreto

Foto copertina e interna www.motorsportmagazine.com

Foto interna motor-chicche.blogspot.com

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