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La FIA ha graziato Verstappen e Pérez nel corso delle qualifiche del GP di Las Vegas. Entrambi i piloti, infatti, hanno rischiato di essere penalizzati, ma gli episodi in questione non sono neanche stati notati dalla Federazione.
Nel corso della Q1, Lando Norris si trovava in un giro lanciato, mentre Sergio Pérez in uno di raffreddamento delle gomme.
Il pilota della McLaren ha trovato il messicano esattamente sulla traiettoria ideale a curva 2, dovendo rallentare e abortire il suo tentativo.
L'inglese ha subito parlato con l'ingegnere in un team radio, mentre a fine qualifica ha dichiarato: "Pérez dovrebbe essere penalizzato, altrimenti...".
Nella prima sessione di qualifica, però, c'è stato un altro episodio che ha visto la Red Bull protagonista, questa volta con Max Verstappen.
L'olandese ed Esteban Ocon, infatti, stavano per iniziare un giro veloce, quando Max rallenta significativamente prima dell'ultima curva.
A questo punto il pilota dell'Alpine lo sorpassa per iniziare il proprio tentativo, ma Verstappen lo "segue" e lo sorpassa in curva 1.
Ambedue i protagonisti non erano contenti del comportamento dell'avversario, ma realisticamente entrambi i loro giri erano stati già rovinati ancor prima di iniziare.
La domanda sorge, quindi, spontanea: che senso ha cercare un sorpasso, tra l'altro finendo fuori pista, in un giro di qualifica già "finito"?
L'unico che riusciamo a trovare è quello di avere la garanzia che Ocon non possa completare il giro, ma così facendo Verstappen ha compromesso definitivamente il proprio.
Insomma, non proprio una mossa intelligente e sportiva da parte del tre volte campione del mondo, in un episodio che andava quantomeno investigato, così come quello di Pérez.
Invece la Red Bull la fa franca, e non per la prima volta quest'anno.
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Foto interna twitter.com
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