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12/05/2007

Gp Spagna - Qualifiche


Gran Premio di Walter Mesiti
Quarto appuntamento della stagione, quarta pole position per la Ferrari. E’ così che Maranello risponde, ancora una volta, alla competitività crescente della McLaren. Soltanto trenta millesimi di secondo (o tre centesimi, fate voi) separano Fernando Alonso (seconda posizione in griglia) da Felipe Massa, che invece è alla sua terza pole stagionale (tra l’altro consecutiva).
Raffronti con i tempi dell’anno scorso forse non se ne possono proprio fare: il tracciato di Barcellona, seppure in modo relativamente limitato, ha cambiato fisionomia lì dove prima c’era la curva New Holland, che immetteva sul rettifilo principale. Intendiamoci, il curvone è ancora là, ma le F.1 percorrono una chicane piuttosto lenta in sostituzione del tratto precedente. L’ultimo settore in pratica si presenta come una “fetta” di pista ancora più guidata, ed è lì che le Ferrari hanno probabilmente sofferto un po’. Sì, perché in realtà non è stato poi così scontato ottenere il crono più basso: la lotta per la pole è stata pressoché serrata, come lo sarà il confronto diretto domani, in gara.
A differenza della Ferrari, che ha davvero compiuto numerose e pesanti modifiche sull’aerodinamica della vettura, la McLaren si è limitata ad alcuni dettagli (comunque importanti), come ad esempio l’ala anteriore, che presenta un alettoncino supplementare ad “arco”, il quale descrive una curva verso l’alto, superando la punta del musetto. Qualcuno ha avuto dei dubbi sulla perfetta legalità di questo profilo, dal momento che sul veloce rettilineo di Montmelò (oramai uno dei più lunghi del mondiale) la cupola dell’ala sembrerebbe schiacciarsi leggermente in basso per poi “risalire” in percorrenza di curva (quindi in un successivo tratto lento).
Uno dei vantaggi acquisiti dalle rosse è legato anche al raffreddamento: grazie a numerosi nuovi sfoghi per l’aria calda e ad una buona rivisitazione delle fluidodinamiche interne, le alte temperature spagnole (comunque più miti rispetto al terribile caldo umido della Malesia…) non saranno più uno spauracchio per l’affidabilità, unico possibile tallone d’Achille in Ferrari. Alonso, dunque, parte dalla seconda posizione, “chiuso” tra le due rosse, mentre Hamilton partirà quarto, dietro Kimi Raikkonen.
Ancora una volta hanno fatto abbastanza bene le BMW, che erano sembrate un po’ in affanno durante il venerdì: Kubica è quinto, mentre Heidfeld è settimo. Tra i due driver della scuderia tedesca si è qualificato un eroico Jarno Trulli, con un meritato sesto posto che, a bordo della Toyota, vale oro. Un po’ indietro le Renault, che ieri erano apparse veloci: ottava e decima piazza per Kovalainen e Fisichella. La gara partirà domani alle ore 14.