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05/01/2024 11:55:00

Ferrari, CdS: «676 sette decimi più veloce della SF-23». E prosegue il turnover di tecnici


News di Alessio Ciancola

"Cambieremo il 95% dei componenti della monoposto, e detta così può sembrare una rivoluzione. Ma non lo è". Sono le parole utilizzate, durante il tradizionale pranzo di Natale della Ferrari, dal team principal della Scuderia, Frédéric Vasseur, per parlare della Rossa 2024. Una vettura che, dopo un 2023 deludente e inferiore alle aspettative (salvo il crescendo di fine campionato) dovrà riportare il team di Maranello a lottare per pole position, vittorie e, auspicabilmente, a battagliare contro la Red Bull sino all'ultima gara per la conquista del titolo mondiale.

Una vettura che, come appreso in questi giorni, è in stato avanzato di progettazione e sviluppo, anche in anticipo sulla tabella di marcia prefissata grazie alle tempistiche con cui i tecnici hanno iniziato a lavorare su di essa. Tempistiche grazie a cui sono già andate in produzione le prime componenti, la prima scossa ha affrontato i crash test imposti dalla FIA al centro CSI di Bollate, e la power unit gira già da tempo al banco del reparto motori per affinare (come nel 2023) le mappe e la gestione dell’ibrido e per innalzare sempre più la propria affidabilità.

Una monoposto che, inevitabilmente, sta già girando virtualmente al nuovo e avveniristico simulatore della GeS e di cui ha parlato Fulvio Solms nella colonne del "Corriere dello Sport". Il quotidiano romano, infatti, ha riferito che la 676, il cui nome è ancora ingnoto, abbia mostrato un miglioramento di circa sette decimi rispetto all'ultima evoluzione della SF-23.

"Al momento la F2024, o comunque si chiamerà, nelle simulazioni mostra qualcosa come sette decimi di miglioramento rispetto alla SF-23 di fine campionato, che male proprio non era".

Passi avanti senz'altro importanti ma che, come la storia insegna, andranno verificati sull’asfalto, a partire dai primissimi giri della nuova nata, sulla pista di Fiorano, che Leclerc e Sainz effettueranno come filming-day subito dopo la presentazione della vettura, il 13 febbraio prossimo.

Non solo, poiché il Corriere ha anche parlato del clima in cui sta nascendo la nuova Ferrari, e dell'ambiente di lavoro in cui è stato nuovamente coinvolto anche Rory Byrne, storico capo progetto delle vetture vincenti della golden age di Maranello, con Michael Schumacher, ad inizio anni 2000.

"Rory Byrne -si legge nel pezzo a firma di Solms- è costantemente presente a Maranello", per supervisionare le attività e motivare i nuovi tecnici.

Ma oltre al ritorno di Rory Byrne, a Maranello non mancano i movimenti di tecnici, con Inaki Rueda che, dopo essere stato allontanato dal muretto la passata stagione, è stato del tutto estromesso dalla GeS, pronto a rivestire nuovi incarichi in azienda, mentre Ravin Jain è stato confermato a capo delle strategie, malgrado le voci susseguitesi negli scorsi mesi.

"Inaki Rueda esce dal gruppo F1 e potrebbe essere impiegato in altri reparti".

Il "Corriere dello Sport", infine,  ha annunciato il passaggio, anzi il ritorno, di Marco Matassa in Alpha Tauri, dove andrà ad affiancare con mansioni non ancora note, il neo team principal, nonché ex Ferrari, Laurent Mekies.

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Foto copertina media.ferrari.com

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