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08/09/2007

Gp Italia - Qualifiche


Gran Premio di Walter Mesiti
Strapotere McLaren: come nel 1988, quando all’epoca gli alfieri del team di Dennis erano Senna e Prost, uomini da dream team, allo stesso modo oggi la scuderia inglese ha ottenuto in Italia una prima fila con entrambe le vetture. Fernando Alonso primo e Lewis Hamilton secondo.
I test disputati a Monza la scorsa settimana, durati tra l’altro quattro giorni (uno in più) per via della pioggia, non dicevano le bugie: le McLaren sono rimaste le più veloci dell’intero gruppo, nonostante la competitività mostrata anche dalle Ferrari. A complicare tutto, a Maranello, ci si è messo uno strano guasto che nelle libere di stamattina deve avere in fin dei conti un po’ scosso anche il glaciale carattere di Kimi Raikkonen.
Il finnico, infatti, si è ritrovato improvvisamente ad essere protagonista di una bruttissima uscita di pista con impatto all’imbocco della Variante Ascari, lì dove si scalano diverse marce dalla settima piena del Serraglio e si entra in una lunga e veloce curva sinistra-destra-sinistra. E’ stato lì, prima di entrare in Variante, che la sua F2007 (in piena frenata) ha scartato rapidamente e imprevedibilmente verso il vicino muretto sulla destra, con una folle corsa fuori pista terminata abbastanza violentemente sulle numerose gomme di protezione. Un incidente che poteva avere qualche conseguenza non indifferente, ma che il “solito” Iceman ha affrontato nell’immediato con proverbiale freddezza, tanto da andare a rimettere a posto il volante prima di essere portato via da una vettura di servizio in regime di bandiere rosse.
E’ qui che la Ferrari sta rischiando di perdere molto: nonostante la prontezza e la bravura degli uomini ai box, che hanno dovuto prelevare il motore dalla vettura incidentata, montarlo sulla T-Car (vettura di riserva) e settarla interamente ex-novo in due ore di tempo (per non incorrere nelle sanzioni relative alla sostituzione del propulsore, che era ok nonostante la botta), le cose per Kimi potrebbero comunque complicarsi in gara, domani. Il quinto posto ottenuto dal finnico, con una vettura appena preparata, è comunque un gran bel risultato, anche se tra lui e il terzo posto dell’altra Ferrari di Massa si è infilata la BMW di Heidfeld.
Pesanti i distacchi tra le Rosse e la testa: mezzo secondo di ritardo per Felipe Massa, oltre un secondo (!) per Kimi Raikkonen. La Ferrari dovrebbe poter sperare in un passo di gara differente, più efficace, ma non è il caso di farsi troppe illusioni quando ci sono due McLaren in testa (anche se proprio nel 1988, ultima volta che due frecce d’argento sono partite in prima fila a Monza, alla fine ci fu una gran doppietta Ferrari, sebbene ottenuta anche grazie alle difficoltà degli altri…). Soprattutto nel primo settore le monoposto anglo-tedesche hanno dimostrato di essere nettamente più veloci delle Rosse, e complessivamente basta rivedere il camera-car di Alonso nel suo giro che gli è valso la pole per capire in modo chiaro che la McLaren ha una grande stabilità soprattutto in curva e sui cordoli, lì dove lo spagnolo ha corretto pochissimo e ha guidato una vettura bilanciata alla perfezione e inchiodata a immaginari binari…
Il Gran Premio d’Italia partirà domani alle usuali ore 14.