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15/01/2024 18:20:00

Le Safety Car in F1: dalla Lamborghini alla Fiat Tempra, ma mai una Ferrari


Articolo di Daniele Muscarella
La prima safety car in Formula 1 fu usata 50 anni fa. Negli anni abbiamo visto auto di serie e veloci GT, ma perché mai una Ferrari?

Le safety car furono introdotte in Formula 1 circa 50 anni fa, da allora si sono alternati diversi modelli di auto, ma come vengono scelte e perché non c’è mai stata una Ferrari?

Ripercorriamo insieme la storia, l’elenco dei modelli e l’evoluzione delle regole che hanno caratterizzato la safety car in F1

Le prime safety car

La Safety Car fece la sua prima apparizione in occasione del Gran Premio del Canada del 1973, a seguito di diversi incidenti causati da condizioni meteorologiche avverse. Per motivi di sicurezza viene mandata in pista una Porsche 914 slick, guidata dall'ex pilota canadese Eppie Wietzes, per mettersi davanti alla monoposto in testa e ridurne il ritmo. Purtroppo Wietzes si mise davanti l’auto sbagliata e la maggior parte dello schieramento finì con un giro di ritardo. Ci vollero diverse ore per capire chi avesse effettivamente vinto la gara (Peter Revson su McLaren M23).

Passarono tre anni per rivedere una safety car in pista (una Porche 911 nel Gran Premio di Monaco 1976) e poi altri 5 con l’esordio di una bellissima Lamborghini Countach nel GP di Monaco del 1981, che fu usata anche nelle edizioni del 1982 e 1983 sempre a Monte Carlo.

 

Rivoluzione sicurezza: Safety Car in tutti i GP

Passarono poi ben 10 anni prima che la F1, in piena rivoluzione sul fronte della sicurezza dopo i tanti fatali incidenti di quegli anni, decidesse di regolamentare la presenza delle Safety Car in tutti i weekend di gara. 

Su richiesta di Sid Watkins, all'epoca dottore di riferimento della Formula 1, e dopo la scomparsa di Ronnie Peterson durante l'incidente alla partenza del GP d'Italia 1978, venne stabilita l'introduzione di una vera e propria medical car da affiancare alla Safety Car.

A partire dal 1993 gli organizzatori di ogni GP avrebbero dovuto mettere a disposizione due vetture a loro scelta da usare come safety car e medical car.

Decisione che portò sui circuiti di Formula 1, davanti le velocissime monoposto, anche improbabili auto di serie, come la FIAT Tempra al Gran Premio del Brasile del 1993, una Ford Escort Cosworth al Gran Premio di Gran Bretagna del 1993, una Honda Prelude in Giappone nel 1994, una Renault Clio al Gran Premio d'Argentina del 1996 e molte altre.

L’accordo con Mercedes

In seguito alle proteste dei piloti costretti a guidare troppo lentamente dietro queste vetture, la FIA e la Formula 1 decisero nel 1996 di trovare una soluzione e affidarono alla Mercedes la responsabilità di fornire la Safety Car ufficiale per tutte le gare. Accordo che si mantiene ancora oggi, anche se dal 2021 le macchine della Stella a Tre punte sono state affiancate dalle Aston Martin Vantage.

Scorrendo rapidamente abbiamo visto la Mercedes-Benz C36 AMG nel 1996 e 1997, la CLK 55 AMG nel 1998 e 1999. Nel 2000 alla guida delle Safety Car sale un giovanotto tedesco che aveva anche ottenuto discreti risultati nella categoria GT: è Bernd Maylander che da allora sarà il pilota ufficiale delle SC senza perdere nessun appuntamento (tranne nel 2001 in Canada per infortunio).

Il tedesco ha iniziato la sua "carriera" in F1 al volante della Mercedes-Benz CL55, sostituita dopo una sola stagione dalla SL55 AMG, ed usata nei due anni successivi.

Con l’evoluzione delle monoposto di Formula 1, anche le Safety Car sono diventate sempre più prestazionali: nel 2003 la Mercedes è passata alla CLK 55 AMG, nel 2004 e 2005 è stato il turno della SLK 55 AMG, sostituita dalla CLK 63 AMG per le stagioni 2006 e 2007 e dalla SL 63 AMG, utilizzata nelle stagioni 2008 e 2009.

La bellissima e potentissima Mercedes SLS AMG con ali di gabbiano è stata invece utilizzata dal 2010 al 2014. Per i suoi numerosi interventi in pista non possiamo non ricordarla in quella che tutt’ora è la gara più lunga nella storia della Formula 1: il GP del Canada del 2011 con una durata di quattro ore, quattro minuti e 39 secondi.

Dal 2015 al 2018 Mayländer ha portato in pista l'accattivante modello Mercedes-Benz AMG GT S. Dal 2018 al 2020 la AMG GT R è stata una presenza fissa nei weekend di gara di Formula 1.

L’arrivo di Aston Martin e la Mercedes rossa

Nel 2021 sono arrivati un paio di cambiamenti importanti. La Safety Car Mercedes, tradizionalmente dipinta d'argento, diventa rossa, nel tentativo di favorire la visibilità dei piloti in condizioni avverse, e per la prima volta dopo 25 anni il costruttore tedesco non sarà più fornitore esclusivo: ad affiancare la Mercedes nei box della F1 arriva l'Aston Martin Vantage.


Perché non c’è mai stata una Safety Car Ferrari?

La risposta è senza dubbio da cercare nel DNA e nella storia del Cavallino Rampante. Volontà ferrea di Enzo Ferrari era che le sue macchine stradali non avessero bisogno di pubblicità e che le Rosse da corsa fossero l’unica vetrina necessaria a Maranello. Così, nel rispetto della volontà del Vecchio, la visibilità fornita dalle Safety Car non è qualcosa che ha mai interessato la Ferrari; pensate in questo senso come si sarebbe rivoltato nella tomba il Drake se qualche anno dopo la sua morte le sue vetture avessero dovuto dividere la scena con una Tempra o una Clio…

La Ferrari si concesse solo un’eccezione a questa “regola”, ma non per la categoria regina. Alla fine degli anni ‘80 a Maranello decisero di realizzare una Mondial appositamente modificata per fare da Pace Car nella mitica 500 miglia di Indiaponolis. Fu utilizzata poi in altri eventi della Indy Car World Series e anche su alcuni circuiti europei negli anni '90.

Foto interna auto.everyeye.it

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Foto interna ppgpacecars.com