La storia di questo gran premio che si sta per correre a Spa è per forza di cose intrecciata con quanto avvenuto ieri (giovedì 13) a Parigi, in Place de La Concorde, presso il quartier generale della Federazione. La McLaren stavolta non è passata indenne dall’inchiesta sulla spy-story ai danni della Ferrari: la sentenza è finalmente arrivata e per certi versi ha colpito duro, per molti altri no.
Azzeramento dei punti iridati in classifica Costruttori, con impossibilità di accumularne altri nel corso delle ultime gare. Cento milioni di dollari di multa per quanto avvenuto. Stagione 2008 teoricamente sub judice in attesa di verificare che sulla monoposto McLaren 2008 non ci siano soluzioni o affinità (vantaggi) derivanti dalle informazioni acquisite ai danni delle rosse. E i punti dei piloti? Intatti. E’ qui che la scuderia anglo-tedesca si è salvata su parecchi fronti.
L’attesa di questa tanto sospirata sentenza è stata davvero lunga: si pensava che già nelle prime ore del pomeriggio sarebbe stato possibile saperne di più, e invece si è dovuta aspettare la sera. La Ferrari, di fatto, è quasi matematicamente campione del mondo Costruttori, in quanto la BMW (ora seconda) è troppo lontana e troppo poco pericolosa per diventare una minaccia. Dal punto di vista economico la McLaren ha, invece, subito davvero un duro colpo. Più di settanta milioni di euro sono una cifra praticamente senza precedenti, che si aggiunge al danno derivante dalla mancanza di introiti per l’eliminazione dalla classifica Costruttori.
Detto questo, si può adesso parlare del documento pubblicato poco fa (proprio nel corso delle libere 2) dalla Fia riguardo tutte le motivazioni e i documenti ufficiali con tanto di intercettazioni che hanno portato alla sentenza di ieri: si possono leggere ad esempio tutte le comunicazioni, avvenute tra gli stessi piloti McLaren via e-mail, e lo scambio di opinioni sui dati tecnici riservati della F2007 (sin dalla seconda metà di marzo!). In altre parole la McLaren ha sempre saputo in anticipo dati e tattiche della Ferrari sin da inizio stagione! E quindi, nella cruda e semplice realtà, alla McLaren è andata quasi di lusso: il team (o meglio, tutti quelli che al suo interno sapevano…) era a conoscenza, tramite la super-talpa Nigel Stepney, di pressoché tutte le mosse del Cavallino.
Di fronte a rivelazioni del genere un’esclusione dal campionato Costruttori in corso è una punizione che fa quasi sorridere, perché i piloti in realtà conservano totalmente intatte le loro possibilità di vittoria (ormai alte) del titolo Piloti. Ma non c’è da meravigliarsi: la Formula Uno di oggi, tutta business, non può danneggiare il proprio stesso sistema escludendo o radiando un team come la McLaren, colonna portante della categoria insieme a Ferrari, Williams e altri nomi blasonati di un passato che non c’è più. Meglio dunque esagerare dal punto di vista economico, impressionare tutti con una cifra effettivamente abbastanza consistente, ma senza intaccare il resto. E’ questo il modo di ragionare, nella categoria, oggi. Solo politica. E affari.
La Ferrari si dice soddisfatta, anche perché quanto deciso era il minimo che potesse succedere dopo le inaccettabili decisioni prese dal Consiglio Mondiale il 26 luglio. Dopo tre anni, quindi, la Ferrari tornerà a occupare con ogni probabilità la casella nell’iride Costruttori, ma il mondiale Piloti resterà quasi sicuramente una questione tra Lewis Hamilton e Fernando Alonso, impuniti in quanto hanno risposto correttamente alla seria (e minacciosa) richiesta di collaborazione della Federazione.
Intanto a Spa si sono svolte le libere del venerdì, in un clima strano, quasi etereo. Primi due posti, nella seconda e definitiva ora e mezza, per il duo McLaren, con Alonso in testa ed Hamilton ad un decimo. Indietro le Ferrari, con Massa terzo a tre decimi dalla vetta e Raikkonen quarto a mezzo secondo dal campione del mondo in carica, che è sempre più determinato nel volere conquistare la terza iride consecutiva. A sorpresa, in quinta e sesta posizione, le due Toyota.